giovedì 29 settembre 2011

San Francesco e la Madonna

Lo scorso lunedì 26 settembre, giorno della festività liturgica dei Santi Cosma e Damiano martiri, mentre fuori la pioggia cadeva insistente, all'interno del Santuario della Madonna del Rosario, al termine della Novena e della S. Messa, si svolgeva un momento di catechesi sul tema "San Francesco e la Madonna". A condurre la catechesi, oltre che a celebrare l'Eucarestia è stato padre Sabino Fuzio padre guardiano del convento dei frati minori cappuccini di Giovinazzo.

Come premessa è stato ricordato che al tempo di Francesco (XIII sec.) il culto verso la Vergine Maria era molto forte e persino nella poesia erano frequenti i componimenti e le laudi dedicate a Maria o in cui veniva invocata come musa ispiratrice.
Fulcro della devozione di Francesco per la Madonna divenne la Porziuncola in cui il poverello d'Assisi si rivolgeva a Maria sotto il titolo di Madonna degli Angeli. Ed è in questa chiesetta che si completa la conversione di Francesco attraverso la preghiera e la confessione, mezzi questi attraverso i quali nella Porziuncola era possibile ottenere l'indulgenza plenaria.
Per Francesco d'Assisi Maria viene considerata uno strumento privilegiato attraverso il quale si è incarnato Gesù.
E' di San Francesco l'Antifona a Maria che viene celebrata durante l'Ufficio della Passione. Recita così:

Santa Maria Vergine, non vi é alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne, figlia e ancella dell’altissimo sommo Re il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo; prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro.

La Madonna viene vista prima come madre (e come tale deve essere venerata perchè è Lei che ci ha reso tutti fratelli), poi come la sposa dello Spirito Santo e infine come poverella.
Significativo anche quest'altro scritto:

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo, Ave suo tabernacolo. Ave, sua casa. Ave, suo vestimento, ave, sua ancella. Ave, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli, fedeli a Dio li rendiate.

Maria è dunque colei che ha dato una casa a Cristo ed è impossibile dissociare Maria da suo figlio Gesù.
Le parole di San Francesco sono rivolte anche a noi che dobbiamo aspirare a diventare casa, palazzo di Gesù. E per farlo, come diceva ancora Francesco, dobbiamo portarlo nel nostro grembo e generarlo con le nostre opere.

Testo e foto di Francesco De Nicolo

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