sabato 23 dicembre 2023

Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento


Lo scorso venerdì 10 novembre 2023, alla presenza del vescovo di Molfetta Mons. Domenico Cornacchia e della consigliera regionale con delega alla Cultura avv. Grazia Di Bari, è stata inaugurata la mostra Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento, allestita negli ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta.

L’iniziativa, che segue l’esposizione temporanea di grande successo Il nuovo teatro del divino con le opere dell’artista contemporaneo Giovanni Gasparro, è organizzata all’ATI Arte in Arte nell’ambito del 320° anniversario della nascita del grande pittore molfettese Corrado Giaquinto, contestualmente alla presentazione del poderoso volume edito da Claudio Grenzi Editore e promosso da Fondazione Museo Diocesano ed Università degli Studi di Padova contenente lo studio analitico della ricca raccolta disegnativa Piepoli-Spadavecchia donata al Museo Diocesano di Molfetta nel 2013 e composta da circa 200 opere.

Curatori della mostra, nonché autori del volume arricchito da un contributo documentario del cav. Corrado Pisani e della Prefazione della dott.ssa Clara Gelao, sono la dott.ssa Cecilia Veronese e il dott. Francesco De Nicolo che hanno selezionato circa 50 opere, tra cui alcuni disegni della raccolta Piepoli-Spadavecchia ed opere giunte in prestito sia dal territorio (Altamura, Andria, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo) che dalla Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis di Palermo e dalla Certosa e Museo Nazionale di San Martino. 

Come spiega la dott.ssa Veronese, «il filo conduttore che lega l'eterogeneo nucleo di disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia è rappresentato dal mestiere del pittore. Quest’attività si svolge nella bottega, luogo di creazione e laboratorio sperimentale per l'artista. Mediante il disegno, l'artista si forma, dà forma all'idea e fornisce informazioni sul suo processo compositivo».

Tra le opere esposte vi sono diversi disegni attribuibili molfettese Nicola Porta e al bitontino Nicola Gliri, quest'ultimo attivo in tutta la Terra di Bari durante la seconda metà del Seicento. Tra di essi il ben disegno ad acquerello del Convitto mistico, studio preparatorio della grande tela centinata di medesimo soggetto conservata nella casa di riposo “Giovanni XXIII”

Il dott. Francesco De Nicolo, autore dell’identificazione dei disegni di Gliri, spiega: «la scoperta di opere grafiche sicuramente attribuibili a Nicola Gliri costituisce una consistente novità nella Storia dell’Arte pugliese dal momento che consente la piena rivalutazione di questo maestro che finora era stato eccessivamente appiattito sotto il peso del più noto concittadino Carlo Rosa. I disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia, invece, ci restituiscono un Gliri di grande personalità ed inventiva, che ebbe un ruolo chiave anche nella formazione di altri pittori locali come Saverio Porta di Molfetta e Saverio De Musso di Giovinazzo».

Nella sala immersiva è possibile ammirare l’allestimento virtuale “Giaquinto Experience”, animazione delle 12 tele a tema mitologico di Corrado Giaquinto, in collezione de Luca, a cura di DOT, parte dell’ATI.
La mostra sarà visitabile dal 10 novembre 2023 all’11 febbraio 2024 dal martedì al giovedì dalle 10 alle 13 (scuole e gruppi organizzati), dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Fino al 31 dicembre l’accesso sarà gratuito. 












 

Foto DOT Studio

sabato 21 settembre 2019

Un libro sulla Madonna del Rosario "in perpetuum" patrona di Terlizzi, presentato il 27 settembre 2019

Mancava uno studio che evidenziasse l'indissolubile legame tra Terlizzi e la sua Madonna del Rosario, acclamata in perpetuo Patrona della Città. In quest’anno che ricorre il 380° anniversario di fondazione, la Venerabile Confraternita del SS. Rosario di Terlizzi ha sentito la necessità di ripercorrere la propria storia con un’iniziativa editoriale che testimoniasse il profondo amore verso la Regina delle Vittorie; ha voluto realizzare uno strumento che fosse la sintesi dei percorsi seguiti in tanti secoli con il Rosario e per il Rosario. Gli aspetti religiosi, sociali, economici, artistici che hanno interessato nel tempo il Sodalizio trovano in questo libro la loro precisa connotazione, anche grazie al supporto di inedita documentazione archivistica e fotografica. 
 Divulghiamo il comunicato stampa, trasmesso dalla Confraternita, della presentazione del libro.

Si comunica che il giorno 27 settembre p.v. si terrà, presso la parrocchia Immacolata di Terlizzi, alle ore 19:30, la presentazione del libro ”Virgo  Rosarii  in perpetuum patrona. Fede, storia, arte della Venerabile Confraternita del SS. Rosario di Terlizzi”, realizzato per volontà della Confraternita del SS. Rosario in occasione del suo 380° anniversario della fondazione,
La pubblicazione spazia tra la storia del Sodalizio, dalle origini ai giorni nostri, mettendo in evidenza i molteplici ambiti e aspetti legati alla storia religiosa, alla fede e alla pietà popolare con le rispettive influenze nella storia della città, nell’arte, nell'economia e nella società.
Il libro ha come autori gli studiosi Vito Bernardi e Francesco De Nicolo che si sono avvalsi di documentazione, molto spessa inedita, in possesso di archivi statali ed ecclesiastici, che ha permesso di ricostruire fatti ed avvenimenti del Sodalizio e del contesto in cui operava ed opera. I documenti più importanti  sono riportati in appendice.
Il volume composto da 232 pagine e impreziosito da documentazione fotografica, in bianco e nero e a colori, edito da CSL Pegasus Edizioni di Terlizzi, sarà presentato dal prof. Stefano Milillo, già docente di Storia e Filosofia al Liceo Classico di Terlizzi, attuale Direttore dell’Archivio Diocesano di Bitonto e Presidente del Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto, eminente studioso di confraternite in Italia Meridionale.
La serata sarà moderata dal prof. Luigi Sparapano, Direttore del settimanale diocesano ”Luce e Vita” e vedrà l’intervento, con un proprio saluto, di don Roberto De Bartolo, Vicario foraneo e parroco della parrocchia ospitante, di don Pasquale De Palma, Padre spirituale del Sodalizio, don Michele Amorosini, Direttore dell’Ufficio Diocesano di Arte Sacra (ndr. e Direttore del Museo Diocesano di Molfetta che ha anche patrocinato l'evento) e del priore Mario Parisi.
La manifestazione si concluderà con gli interventi del Sindaco Ninni Gemmato e dell’Assessora alla Cultura Lucrezia Chiapparino.


Il libro sarà acquistabile presso la Confraternita del SS. Rosario a partire dal 27 settembre 2019.




sabato 24 agosto 2019

A Molfetta un gemellaggio di fede nel nome dell'Assunta

Riceviamo dalla Confraternita di Maria SS. Assunta di Molfetta il seguente comunicato stampa che volentieri divulghiamo.



Si concludono sabato 24 agosto i festeggiamenti organizzati dalla Confraternita di Maria Santissima
 Assunta in Cielo in onore della Titolare con la solenne processione del simulacro ligneo realizzato dallo scultore napoletano Francesco Verzella nel 1809.
L'Assunta di Molfetta
L'Per l’occasione il Sodalizio celebrerà in pompa magna l’amicizia sorta con la Venerabile Confraternita di Santa Maria degli Angeli esistente in Gallipoli (Lecce). Tale Sodalizio, attivo nella bella città salentina, pur recando un titolo differente da quello molfettese ha numerosi elementi in comune con esso. Il culto di “Santa Maria degli Angeli” è infatti legato all’apparizione della Madonna a San Francesco di Assisi al quale annunciò la “consegna” della chiesa della Porziuncola all’Ordine Francescano, ma la Confraternita medesima era sorta originariamente sotto il titolo di “Santa Maria di Carpignano” per poi assumere l’intitolazione attuale attorno al 1669. L’impegno principale del Sodalizio salentino è però il culto dell’Assunzione di Maria al cielo, solennizzato annualmente attraverso una solenne processione che si snoda nelle strade del centro storico di Gallipoli la sera del 14 agosto dall’Oratorio Confraternale per raggiungere la Cattedrale.
Alle ore 10,30 di sabato 24 agosto c.a., presso la chiesa di san Gennaro [ndr. di Molfetta], sarà celebrata l’Eucaristia alla presenza dei due Sodalizi in abito seguita dalla sottoscrizione del gemellaggio che darà l’avvio a un rapporto di cooperazione in attività di culto e carità. Già dal 2015, la Confraternita molfettese ha stretto un primo gemellaggio con la Confraternita di Maria Santissima Assunta in Cielo di Modugno con la quale è tuttora in corso un rapporto di amicizia e collaborazione.
Il simulacro dell'Assunta della Confraternita
di S. Maria  degli angeli di Gallipoli
Il clou dei festeggiamenti sarà raggiunto nelle ore pomeridiane con lo svolgimento della grande processione cittadina che percorrerà le seguenti vie: Sergio Pansini, Annunziata, Paniscotti, Margherita di Savoia, Vittorio Emanuele II, Piazza Garibaldi, Corso Dante, Banchina San Domenico, S. Rocco, Tenente Ragno e Sergio Pansini. L’uscita è prevista alle ore 18 e il rientro per le ore 21.  Il corteo processionale vedrà la partecipazione della Confraternita gallipolina preceduta dal caratteristico vessillo processionale.
La processione dell’Assunta fu istituita a Molfetta agli inizi dell’800 e aveva luogo annualmente nella domenica successiva alla festa della Natività di Maria che ricorre l’8 settembre. Nel 1880, sotto l’episcopato di mons. Rossini, fu spostata al pomeriggio del 15 agosto e conservò tale collocazione fino alla metà degli anni '80 dello scorso secolo, quando con decreto di mons. Antonio Bello fu condannata alla saltuarietà e autorizzata a svolgersi in una data prossima a quella liturgica. Le mutate esigenze dei tempi, infatti, spingevano la popolazione ad allontanarsi dalla città per adempiere all’usanza profana del “Ferragosto fuori porta”.
La Confraternita dell’Assunta sta dispensando notevole impegno negli ultimi anni per riportare all’attenzione della cittadinanza tale ricorrenza e auspica una festosa partecipazione dei residenti lungo il percorso della processione con l’addobbo dei balconi con luci e coperte secondo l’antica usanza locale.

Il Consiglio di Amministrazione

giovedì 8 marzo 2018

Mostra "Ad pietatem populi concitandam peropportuna". Ritrovato il Cristo alla colonna di Terlizzi


Dei cinque simulacri che costituivano il gruppo degli antichi misteri di Terlizzi, sinora, erano note solo tre sculture: due ancora portate in processione il venerdì santo, ovvero il Cristo nell’orto degli ulivi ed il Cristo Ecce homo, rispettivamente custoditi nella chiesa di S. Lucia ed in quella dei SS. Medici, ed il Cristo morto, anticamente dismesso dai riti processionali e custodito nella chiesa di S. Maria delle Grazie, a cura dei frati cappuccini.
Quest’ultima opera, ancora misconosciuta dai più, era stata portata all’attenzione della città dal giovane studioso Francesco De Nicolo, autore nel 2016 della pubblicazione “Quaresima e settimana santa a Terlizzi. Storia ed iconografia di un rito”. Proprio da queste pagine erano state avanzate ipotesi sulle due statue disperse – il Cristo alla colonna ed il Cristo porta croce – guardando agli omologhi simulacri molfettesi di ben più antica fattura, oltre a ricostruire in modo scientifico gli aspetti storico-artistici ed etnoantropologici di queste antiche ritualità.
A ridestare attenzione sul tema il riconoscimento, in collezione privata, della statua del Cristo alla colonna ad opera di don Michele Amorosini, parroco della Santa Maria di Sovereto, nonché direttore dell’Ufficio Beni Culturali ed Arte Sacra e del Museo diocesano di Molfetta. Grazie ad un’intuizione che gli consentiva di accostare la scultura lignea ai tratti ed alle caratteristiche delle altre statue note, è stato possibile confermare la scoperta ricostruendo le possibili vicende storiche dell’opera e riconducendola alla mano del “Maestro dei Misteri di Terlizzi”. A supportare il sacerdote anche alcuni appassionati di storia e cultori delle tradizioni locali.
Con l’intenzione di mostrare alla comunità locale ed agli studiosi l’importante scoperta, avrà luogo presso la chiesa di S. Maria la Nova un’esposizione temporanea, dal 10 al 22 marzo, che impegnerà nel periodo precedente la Settimana Santa le altre opere superstiti del gruppo dei misteri, riaccostandole dopo almeno due secoli per la prima volta.
#antichimisteriterlizzi


martedì 16 maggio 2017

Frammenti di ritualità penitenziale in Puglia: la Settimana Santa a Altamura, Corato, Molfetta, Noicattaro, San Severo

Trascorso un mese dalla celebrazione della Settimana Santa, pubblichiamo qui di seguito alcuni scatti fotografici che documentano lo svolgimento dei riti e delle processioni in alcune città pugliesi.

Altamura
Venerdì di Passione
- Via Crucis con l'Addolorata 

L'Addolorata nella parrocchia della Trinità - Trasfigurazione


L'Addolorata nella chiesa di S. Nicola dei Greci



Sabato di Passione
- Via Crucis vivente


Simulacri dei Misteri









Giovedì Santo


Venerdì Santo
- Processione dei Misteri



Corato
Venerdì Santo
- Processione di Maria SS. Addolorata, condotta dalla Confraternita di S. Giuseppe. Uscita ore 04:50 dalla chiesa matrice e rientro alle 10:30 circa.






- Processione dei Misteri con partenza alle ore 18.00 dalla chiesa matrice. Rientro a mezzanotte.


















Sabato Santo
Processione della Pietà a cura dell'Arciconfraternita di S. Maria Greca. Inizio alle ore 6.45 e rientro alle ore 12.00.





Molfetta
Venerdì Santo 
- Processione dei Misteri












Sabato Santo 
- Processione della Pietà

























Noicattaro
Sabato Santo
- Processione dei Misteri














San Severo
Settimana Santa 
















Foto di Domenico Cagnazzi, Massimo Colonna, Angela D'Agostino, Vincenzo Danese, Diego de Ceglia, Maria Cristina Roselli e Egidio Graziano Tarricone, 

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