martedì 31 marzo 2015

La processione dell'Addolorata a Bari: venerdì 27 marzo 2015

Il tempo minaccioso non ha scoraggiato l'uscita, dalla chiesa di S. Antonio, della processione dell'Addolorata del capoluogo pugliese. La sacra immagine della Vergine, un simulacro vestito ottocentesco, ha varcato la soglia della chiesa alle ore 10 circa, accompagnata dai confratelli dell'Arciconfraternita della Pietà-S. Antonio e dai frati minori osservanti del convento di S. Antonio.
Attraversato il borgo murattiano, la statua ha raggiunto la città vecchia intorno le 13.
Nel pomeriggio, purtroppo, l'imperversare di un acquazzone ha provocato l'interruzione della processione e la statua è stata riparata nella chiesa di S. Giuseppe e successivamente riportata nella chiesa di S. Antonio. 
Qui di seguito alcune immagini del corteo processionale.



















L'immagine entra nella chiesa di S. Michele nella città vecchia per l'incensazione


















"L'incontro" tra l'Addolorata e il patrono, San Nicola.








Testo e foto di Francesco De Nicolo 

giovedì 12 marzo 2015

Gesù al centro della Chiesa: Settimana in onore a Gesù Eucaristia 2015

Giunta appena al termine la Settimana Eucaristica presso la parrocchia del S. Cuore di Gesù in Molfetta. La manifestazione è l’evento più atteso dell’anno presso  tale comunità religiosa ed è solitamente collocata tra la seconda e terza domenica di quaresima di ogni anno. Il gergo devozionale in voga usa l’appellativo di “Quarantore” per indicare quei giorni (solitamente tre per ciascuna parrocchia eccetto per quella del S. Cuore) in cui vi è l’esposizione del SS. Sacramento. La Settimana Eucaristica ha visto quest’anno momenti di placido silenzio durante le esposizioni mattutine e la sera intensi momenti con le celebrazioni solenni dei Vespri in cui si è affrontato il tema “Eucaristia e Matrimonio” per poi concludere con la Benedizione Eucaristica. I sacerdoti che hanno presieduto le celebrazioni sono stati: don Francesco Nigro, don Donato Liuzzi, mons. Flavio de Pascali, don Lorenzo Cangiulli, don Giuseppe Leucci. In ciascuna delle serate i sacerdoti, educatori presso il Seminario Regionale, hanno illustrato la specularità e la simmetria dei due sacramenti: l’Eucaristia: sacramento ricevuto durante la fanciullezza, periodo in cui non si è completamente consapevoli del grande dono che si riceve, ed il matrimonio: scelta responsabile, forte e coraggiosa per le giovani coppie. Il matrimonio, come è stato spesso descritto dai predicatori deve includere l’insegnamento evangelico: essere fedeli significa mettere Dio al centro della scelta, al centro della coppia: quindi tradire l’altro significa non essere sinceri con Dio ed estromettere Dio dalla vita individuale che indirettamente diventa coniugale. In particolare si è fatto riferimento alla creazione, al fatto che la donna è nata dal fianco dell’uomo: la Genesi infatti risalta la pari dignità dell’uomo e della donna, il sottomettersi di entrambi alla volontà del Padre e la possibilità di essi di soggiogare il creato donato da Dio.



Nella serata di giovedì, a seguito della celebrazione serale, il prof. Francesco Altomare e il parroco don Angelantonio Magarelli hanno tenuto un incontro sull’inno eucaristico “Pange Lingua” di Tommaso d’Aquino; il prof. Altomare ha commentato il testo estrapolando i significati biblici ricorrendo a etimologie greche ed ebraiche andando ben oltre una semplice traduzione letteraria del testo. Il significato di alcune espressioni indicavano uno studio minuzioso della teologia che va aldilà di frasi evangeliche note: ad esempio “Verbum, caro, panem verum….” indicava che Dio si è fatto carne come gli uomini nonostante la sua natura divina. Altro passo importante  riguarda il dogma dell’Immacolata Concezione descritta come “intacta Virgine” ovvero “Vergine incontaminata”.


Il commento puntuale del prof. Altomare si intervallava con l’ascolto di alcuni brani musicali dell’inno a seguito dei quali il parroco cercava di co-costruire con l’assemblea i motivi per cui i musicisti avevano composto i canti in quel modo. Il canto gregoriano, voci maschili all’unisono ponevano in risalto la preghiera, le parole e gli spartiti si caratterizzavano da un alternarsi di suoni alti e bassi come a voler collegare l’umano al divino: anche le parole corrispondenti a concetti dogmatici avevano una precisa collocazione spaziale nel pentagramma, in un opera precisa in cui in ogni suono e segno vi era irrimediabilmente una connessione teologica. L’incontro si è rivelato sorprendente sotto un profilo di conoscenza musicale e teologica destando interesse e partecipazione dei presenti.

L’ultimo giorno, domenica 8 marzo, la mattina si è tenuta la Processione Eucaristica per alcune vie del quartiere parrocchiale  organizzata dalla Confraternita del SS. Sacramento, che ha animato in ogni serata l’adorazione comunitaria. A seguito della messa serale, la corale “don Tonino Bello”, composta da giovani e adulti diretti del M. don Angelantonio Magarelli e con la collaborazione di alcuni solisti e dei musicisti Alessio e Luisa Bellarte e il M. Daniele de Palma, ha eseguito il suo primo concerto: 14 brani tra cui alcuni musicati da M. don Angelantonio Magarelli, altri scritti da Morricone che hanno fatto da colonna sonora a celeberrimi film ed altri tratti dalla tradizione terlizzese e molfettese (in particolare brani scritti da Peruzzi ed eseguiti durante il settenario della B.V. Addolorata nella chiesa del Purgatorio a Molfetta).
Per questa settimana, la chiesa è stata allestista in modo sobrio e al tempo stesso solenne: quest’anno l’Amministrazione della Confraternita del Santissimo Sacramento ha voluto ripristinare, dopo oltre un decennio, l’utilizzo della “raggiera”, imponente struttura in legno che donava una luce aurea al solo protagonista della settimana: Gesù Eucaristia.

Mariagrazia Petruzzella


LA CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO NELLA VITA E NELLA STORIA DELLA PARROCCHIA


La costituzione della Confraternita del SS. Sacramento presso la Parrocchia del S. Cuore di Gesù è frutto dell’instancabile attività personale di Mons. Pasquale Gioia.

Il vescovo intervenne in prima persona nell’organizzare il Congresso Eucaristico Diocesano, che sarebbe stato celebrato dal 29 maggio al 3 giugno 1932.

Fra le altre direttive impartite, S.E. volle che presso ogni Parrocchia fossero istituite le Confraternite del SS. Sacramento. Pertanto, Mons. Gioia procedette, “motu proprio”, alla erezione canonica delle Confraternite presso le diverse Parrocchie e rese i parroci responsabili della pronta realizzazione delle stesse ai sensi del canone 711\2 dell’allora vigente Codice di Diritto Canonico.

Stabilì, inoltre, che ciascuna Confraternita tenesse la prima manifestazione pubblica, accanto al proprio parroco, il Giovedì Santo seguente.

Per quanto riguarda la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, i decreto di erezione della Confraternita è datato il 1 marzo 1932. Il parroco don Francesco Spadavecchia, accogliendo con entusiasmo le direttive del Vescovo, costituì il primo nucleo della Confraternita, chiamando a farne parte uomini di provata fede che, riuniti in assemblea per la prima volta il 31 marzo, sottoscrissero il primo verbale. Essi sono: AZZARITA Corrado, AZZOLLINI Sergio, GADALETA Mauro, MINERVINI Corrado, MUROLO Sergio, PANUNZIO Nicolò Vito e SPACCAVENTO Leonardo. I primi amministratori vennero nominati dallo stesso Mons. GIOIA nelle persone di SPACCAVENTO Leonardo, MINERVINI Corrado ed AZZARITA Corrado, elevati rispettivamente alle cariche di di Priore, vice-priore e segretario.

Lo Statuto, unico per tutte le confraternite erette, fu pubblicato sul bollettino interdiocesano, allora quindicinale, “Luce e vita” n.ri 13 e 14.

La partecipazione della Confraternita alla solenne processione eucaristica, a coronamento del Congresso Eucaristico, coincise con un evento importante per la parrocchia S. Cuore, la cui costruzione era, allora, ancora in via di completamento.

Grazie alle continue sollecitazioni di Mons. Gioia fu possibile completare in tempo utile i lavori del campanile ed installare quattro campane che suonano a distesa, la prima volta, al passaggio della processione eucaristica.

L’entusiastico impegno degli Amministratori e le assidue cure dei Parroci assistenti consentirono alla Confraternita di crescere costantemente nel numero, nella partecipazione alla vita associativa e alle liturgie, nonché di promuovere attività caritative di vario genere. Fra le altre sono da citare la deliberazione del 21 aprile 1935, relativa allo stanziamento di lire 100 quale contributo per la realizzazione della tomba monumentale di Mons. Gioia e quella del 26 settembre 1937 con la quale si approvava la spesa relativa alla costruzione di un inginocchiatoio da sistemare nella navata sinistra della chiesa, dove è ancora oggi, adibito per l’adorazione del SS. Sacramento.

Un inevitabile rallentamento nelle attività di culto e nella vita fraterna si registrò in coincidenza con gli anni della seconda guerra mondiale, anche per l’assenza di molti confratelli, impegnati nelle operazioni belliche.

Nell’immediato dopoguerra la ripresa delle attività fu rapida, grazie soprattutto all’instancabile opera di Corrado Azzarita e di Mons. Giovanni Capursi.

Una data da ricordare è il 1962, anno in cui venne celebrato il Trentennale della istituzione ed erezione della Confraternita, in maniera solenne e con grande partecipazione del popolo.

Ultimo evento significativo è la redazione del nuovo regolamento; una commissione di confratelli, sotto la guida del Padre Spirituale, ha ricevuto il vecchio regolamento, rinnovandolo alla luce delle esigenze dei tempi, nonché alle direttive impartite in materia dal nuovo Codice di Diritto Canonico e dai documenti del Concilio Vaticano II.

Il 24 giugno 2012 l’Assemblea Generale dei Confratelli, ha approvato, all’unanimità, il nuovo Regolamento, divenuto esecutivo dopo la definitiva approvazione del Vescovo, Mons. Luigi Martella, notificata con Decreto del 15 gennaio 2013.

Oggi la Confraternita, attivamente inserita nella vita parrocchiale ed in piena comunione con le altre realtà associative ivi operanti, conta circa venti iscritti di ceto e di condizione sociali diversi, fraternamente uniti dal comune desiderio di rendere onore a Gesù Eucarestia e di fomentarne e propagarne l’adorazione privata e pubblica.

Tratto dall'Archivio Confraternale


 





 








 













Foto di Mariagrazia Petruzzella
Si ringraziano Mariagrazia Petruzzella e la Confraternita del SS. Sacramento per la realizzazione di questo articolo
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