domenica 11 settembre 2011

Il 2011: l'anno dell'Incoronazione blindata

Trascorsi ormai i giorni di festa, come già annunciato in un precedente articolo, vi parlo di ciò che è accaduto alla cerimonia di Incoronazione della Madonna dei Martiri lo scorso 7 settembre 2011.

Non trovo paragone più azzeccato che quello con Giuseppe e Maria che, in quella fredda notte del 24 dicembre alla ricerca di un "albergo" nel villaggio di Betlemme si trovarono tutte le porte sbattute in faccia, costringendo i due coniugi nazareni a rifugiarsi in una umile stalla in vista dell'imminente parto di Maria.
Sì, proprio come Giuseppe e Maria è stato trattato il popolo dei fedeli lo scorso 7 settembre, ritrovandosi sbattuta in faccia la porta del luogo che forse più di qualunque altro rappresenta il cuore della vera fede per i molfettesi e cioè il Santuario della Madonna dei Martiri.
Quella di blindare il Santuario concedendone l'accesso a pochi "eletti" non è stata una decisione improvvisa ma sicuramente premeditata. Alla cerimonia infatti si poteva accedere mostrando al "buttafuori" il cartoncino dell'invito. Chissà già da quanto tempo questi inviti erano stati distribuiti...
Quel che è certo è che il popolo, la massa di fedeli ovvero la stragrande maggioranza della popolazione non era stata avvertita, anzi è stata mantenuta volutamente all'oscuro della decisione adottata, provocando tutta una serie di conseguenze, a questo punto inevitabili.
E infatti, tra il popolo dei fedeli giustamente adirato, non è mancato chi ha alzato la voce per far sentire la propria indignazione. Il commento più comune è stato che la chiesa è la casa di tutti! Ma niente, nessun commento è riuscito a convincere gli addetti alla sicurezza a lasciar passare il popolo, ma dopo tutto gli agenti stavano facendo solo il loro lavoro cioè eseguire gli ordini ricevuti.
A momenti la tensione raggiunta è stata tale che sembrava si stesse per forzare il blocco imposto all'ingresso...ma ciò non è avvenuto.
All'arrivo del Card. Angelo Amato i presenti hanno risposto con freddezza tanto che sembrava quasi che dal suono dei radi applausi dovesse elevarsi la voce: -Eminenza! La chiesa è di tutti! Perché non ci fanno entrare?!- Ma questa voce non si è levata.
E' mancato forse il coraggio al popolo dei fedeli quel 7 settembre 2011, è mancato forse quel Masaniello di turno che si facesse interprete del malcontento di tutti e guidasse "la rivolta" che comunque doveva essere pacifica e nel rispetto assoluto delle leggi e del luogo di culto. E' mancato ai fedeli quel coraggio che ebbero invece i molfettesi in quel lontano Venerdì Santo del 16 aprile 1897 quando, all'uscita di Cristo Morto, imposero che si suonasse il tradizionale "U Conzasìegge" al posto di "Dolor" introdotto a gran segreto dal maestro Calò a sostituzione della marcia del Valente (potete leggere l'episodio nel seguente link).
Questo spiacevole avvenimento ha lasciato tutti con l'amaro in bocca, e il mio pensiero va in particolar modo a tutti i forestieri, a tutti i migranti che in occasione della festa erano tonati a Molfetta e magari avevano voluto partecipare all'Incoronazione della Madonna ritrovandosi invece le porte chiuse.
E proprio perché queste persone sono state private di un loro diritto, noi del blog ci sentiamo in dovere di esprimere pubblicamente il nostro più totale disaccordo riguardo la scelta di blindare la Basilica in occasione dell'Incoronazione.
Francesco De Nicolo


Anche io, quale molfettese devotissima alla Madonna dei Martiri, mi trovo ahimè costretta a condividere il suddetto pensiero, come sono sicura, tutte le altre centinaia di persone che, già dalle prime ore del pomeriggio del 7 settembre, si sono dirette verso il Santuario per poter assistere alla tradizionale cerimonia dell’Incoronazione della statua della Patrona di Molfetta. Ebbene, queste persone si sono viste impedire l’accesso alla Basilica, in quanto al suo interno, la cerimonia, per la presenza del Cardinale molfettese Angelo Amato, risultava essere blindatissima e riservata solo a pochi possedenti l'invito. Io non posso far altro che esprimere la mia solidarietà a quelle persone che hanno protestato pacificamente, perché potessero, almeno per pochi minuti, poter ammirare la Vergine risplendente di ori sul suo trono per la festa!
La Madonna dei Martiri è la madre di TUTTI i molfettesi, di qualsiasi ceto e condizione sociale! Personalmente mi sono trovata contro questo gesto, che sicuramente e comunque sarà stato dettato da importanti motivi che io forse ignoro, però, vedere gente che con fede si dirige verso la Basilica nelle prime ore pomeridiane, a cui viene impedito l’accesso in chiesa e che sono costrette a seguire la cerimonia da un maxischermo, e vedere poi alcune persone dotate di invito, venire pochi minuti prima dell’inizio, perché il posto per loro era assicurato… Non mi sembra sia stata un’ottima trovata… Ma ribadisco, tutto ciò è frutto di un mio personale pensiero e lo espongo, senza intenzione di criticare l’operato di nessuno… Sicuramente i motivi di questa azione ci saranno stati, ma io, così come tutti gli altri fedeli presenti, non li comprendo…
Maria Cristina Roselli

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