lunedì 12 settembre 2011

Festa di Sant'Isidoro Agricola a Bitonto

La 2° domenica di settembre Bitonto festeggia Sant’Isidoro Agricola. Nato a Madrid nel 1080, dedicò tutta la sua vita al lavoro nei campi e alla preghiera. Tra i vari miracoli che la tradizione gli attribuisce, i più celebri sono il miracolo del pozzo, in cui sarebbe riuscito con la preghiera a far salire le acque di un pozzo, salvando la vita ad un bambino che vi era caduto dentro, e quello degli angeli che avrebbero arato un campo al suo posto per lasciargli il tempo di pregare. La devozione al santo si consolidò in città nel 1887, quando mons. Luigi Bruno, vescovo di Ruvo e Bitonto, volle riunire nella cosiddetta Corporazione degli isidoriani quei contadini che ogni domenica si ritrovavano nelle chiese di Bitonto. La sede fu inizialmente la chiesa di S. Nicola dell'Ospedale; successivamente e fino al 1892 hanno ospitato l'unione le chiese di S. Francesco d'Assisi e di S. Matteo. L'8 luglio 1893 essa è stata rifondata come confraternita nella chiesa di S. Maria della Misericordia, dove ha avuto sede fino al 1905, anno della demolizione del tempio e del definitivo trasferimento nella chiesa parrocchiale di S. Egidio Abate. Qui le fu assegnato l’altare a sinistra, dove si conserva la pregevole immagine ottocentesca del santo.









Particolare della base processionale


Dopo il triduo svoltosi dal 7 al 9 settembre e il sabato dedicato all’Adorazione Eucaristica, i festeggiamenti sono culminati con la processione che si è snodata per le vie della città domenica 11. Oltre all’immagine di Sant’Isidoro, viene portata in processione l’immagine del 1904 di Sant’Egidio Abate, titolare della parrocchia (di cui si è festeggiata la memoria liturgica lo scorso 1° settembre), rappresentato con un angelo che gli presenta la mitra e una cerva.



Labaro della Confraternita






















Alla processione hanno preso parte anche la confraternita Misericordie, associazione di volontariato e assistenza agli anziani e ammalati costituita quest’anno in città e la confraternita di Maria SS. Annunziata, che ricade nella stessa parrocchia.

Testo e foto di Domenico Ferrovecchio

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