Dal 17 luglio, nella piccola chiesa della SS. Trinità in Molfetta, meglio nota come chiesa di Sant'Anna, è iniziata la Novena in onore dei genitori della Vergine, Gioacchino ed Anna.
Il nome Gioacchino, dall'ebraico Jojakim , significa "Dio rende forti". Uomo virtuoso e ricco,discendente della stirpe di Davide, sposò in età avanzata Anna (dall'ebraico Hanna, "Dio ha concesso la grazia"), che, secondo la tradizione, era reduce da ben due precedenti matrimoni, da cui nacquero Maria, moglie di Cleofa e Salomè, moglie di Zebedeo.
A causa della sua presunta sterilità, si narra che Gioacchino si sia ritirato nel deserto con dei pastori e lì, avrebbe ricevuto l'annuncio, da parte di un Angelo, della futura gravidanza della moglie. A questa inaspettata notizia, Gioacchino ed Anna si ricongiunsero, con commozione e affetto, presso la Porta Dorata in Gerusalemme. Di lì a breve, sarebbe nata Maria, Madre di Cristo!
Questa Santa Famiglia è rappresentata nei tre simulacri venerati nella chiesetta suddetta: la statua in legno di Sant'Anna è di autore ignoto e, precedentemente, era l'unica, con Maria, a sfilare in processione. Dal 1997 è stata introdotta anche quella di Gioacchino, in cartapesta, del leccese Malecore.
Ho creato cartelle delle chiese di Molfetta riempiendole con le tante preziose foto di Gegè Gadaleta, a cui ho aggiunto le vostre bellissime, senza dimenticare quelle altrettanto belle di Francesco Stanzione.
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