Presso la Concattedrale è venerata una preziosa statua lignea del Santo, opera di uno scultore ignoto pugliese, scolpita alla fine del XVI secolo, e la reliquia di un frammento del braccio, racchiusa in un reliquiario a forma di braccio benedicente, che viene portato in processione dal Vescovo, precedendo la statua, e che viene reso disponibile ai cittadini per il bacio al termine della festa.
Dopo la Novena, iniziata il 25 gennaio, nel giorno della festa liturgica, alle ore 18, si è svolta la Santa Messa pontificale celebrata dal Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Luigi Martella e, alle ore 19.30, atteso dalle confraternite e dalla popolazione, nonostante il clima rigido e la pioggia che già accennava a manifestarsi, il Santo Patrono ha varcato solennemente il portale della Cattedrale, per poter iniziare il percorso processionale.
Nella mattinata del 3 febbraio, in Cattedrale, sono stati distribuiti, come tradizione, i tarallini di San Biagio, dalle varie forme, con inclusi la figurina del Santo, riprodotta qui di lato, e il nastrino che i bambini, nei giorni successivi alla festa, portano con devozione attorno al collo. Infatti San Biagio è anche protettore della gola, in quanto salvò la vita di un bambino che rischiava il soffocamento a causa di una lisca di pesce incastrata nella gola.
Qui di seguito sono riportate le foto dell'uscita della processione che, nonostante la pioggia incessante e il freddo (la temperatura si aggirava attorno a 1 grado!), ha svolto il suo percorso, accompagnata dalla gente e dalle confraternite, per le vie più importanti della città!
Testo di Maria Cristina Roselli
Foto di Maria Cristina Roselli e Francesco De Nicolo
Foto di Maria Cristina Roselli e Francesco De Nicolo
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