La città di Bitonto avrà l’onore di ospitare una delle reliquie più importanti della Puglia: la Sacra Spina di Andria. Infatti la delegazione bitontina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, guidata dal dott. Michele Naglieri, e l’Associazione Culturale “Passionem Tradere”, guidata dal neopresidente, dott. Andrea Lovascio, ne hanno promosso l’arrivo nella Chiesa di S. Domenico, dal 10 al 12 febbraio.
La reliquia, secondo la tradizione, farebbe parte della corona di spine che venne posta sul capo di Cristo durante la flagellazione e mentre trasportava la croce su per il Calvario. La spina conservata ad Andria, comprende sulla sua superficie diciassette macchie, di diversa grandezza. Quando il giorno dell'Annunciazione, il 25 marzo, coincide con il Venerdì Santo (è l’annuncio della nascita e la morte di Gesù nello stesso giorno), queste macchie si arrossano, diventano vivide. La corona di spine venne venerata come reliquia a Gerusalemme già nel secolo V, come attestato da san Paolino da Nola, pellegrino in Terra Santa, nel 409. La reliquia, insieme ad altre, venne portata da Gerusalemme a Costantinopoli nel 1063 e qui custodita nella cappella imperiale, sino a quando Costantinopoli venne presa dai Crociati, nel 1204. La corona di spine, dunque, venne venduta da re Baldovino II al re (san) Luigi IX di Francia nel 1237. La reliquia venne portata a Parigi due anni dopo, nel 1239 e fu custodita insieme ad altre reliquie nella capella gotica Saint Chapelle, fatta costruire appositamente dal re come gigantesco reliquiario. Successivamente, Carlo d'Angiò portò con sé in Italia alcune spine della corona. E qui la storia si intreccia con le vicende di Andria. Beatrice, figlia di Carlo II d'Angiò, contessa di Andria e moglie di Bertrando del Balzo donò una spina al Capitolo Cattedrale andriese. Era il 1308. È però dal Venerdì Santo del 1633 (25 marzo) che viene attestato il prodigio del ravvivarsi delle macchie sulla spina. Lo stesso prodigio viene attestato anche negli anni successivi che vedono coincidere l'Annunciazione con il Venerdì Santo: 1701, 1712, 1722, 1785, 1796. Il 23 marzo 1799, sabato santo, l'esercito napoletano-francese della Repubblica napoletana, guidato anche da Ettore Carafa, conquista Andria, che con altre città si era dichiarata "insorgente" alla repubblica giacobina. Il combattimento fu durissimo: nel bottino di qualcuno, finì anche la Sacra Spina che, comunque, venne recuperata nel 1837. Altri prodigi avvennero nell'Ottocento: nel 1853 e nel 1864. Il 25 marzo del 1910, il prodigio è atteso ma non accade nulla. L'arrossamento delle macchie, però, avviene il giorno dopo, il sabato mattina. Del prodigio del 1921 non si hanno testimonianze scritte, mentre ci sono di quello avvenuto il 25 marzo 1932, l’ultimo prima di quello del 2005. Proprio il 25 marzo 2005,infatti, il prodigio si è ripetuto: sulla spina - come confermò il vescovo di Andria, mons. Raffaele Calabro – comparvero alcune variazioni, come un rubino ed alcune piccole escrescenze filiformi. La commissione medica scientifica che valutò e confermò l'evento prodigioso si riunì più volte ed esaminò la Sacra Spina anche prima del 25 marzo, per attestare, , con una ricognizione, lo stato delle macchie.(notizie tratte dal web). Sarà proprio un componente della Commissione Medica Scientifica per il miracolo del 2005, il dott. Filippo Dagostino a relazionare sabato sulla reliquia, nel suggestivo scenario della Cappella dei Misteri. Ecco di seguito il programma:
Venerdì 10 Febbraio, Chiesa di S. Domenico
Ore 18.30: Arrivo SACRA SPINA - S. Messa - Venerazione della Sacra ReliquiaSabato 11 febbraio, Cappella dei Misteri, ore 19.30: Conferenza sulla Sacra Reliquia
IntroduzioneRelatore: COMM. DOTT. FILIPPO DAGOSTINO Componente della Commissione Medica Scientifica per il miracolo della Sacra Spina avvenuto il 25 marzo 2005
Domenica 12 Febbraio, Cattedrale
Ore 11.00: alla presenza di Sua Eccellenza il Luogotenente per l'Italia Meridionale Gr. Uff. Dott. ROCCO SALTINO, ci sarà la concelebrazione presieduta da Don GIANNI AGRESTI, Comm. dell'Ordine e Presidente del Capitolo Cattedrale di Andria, con la partecipazione del Vicario Episcopale Territoriale, Cav. Don. UBALDO ARUANNO, e il Cav. Don FRANCESCO ACQUAFREDDA.
Un evento da non perdere, quindi, che, a poche settimana dall'inizio della Quaresima, ci introduce di fatto ai tempi "forti".
Testo di Domenico Ferrovecchio
Foto tratte dal web
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