Galleria e prospetto di Porta Baresana realizzatti dalla Paulicelli International per le feste patronali a maggio 2001
Negli ultimi due anni ( complici gli scarsi fondi comunali e il mancato entusiasmo del Comitato), invece, si è assistito a quella che molti hanno ormai definito una festa confraternale: bande esclusivamente bitontine, eventi civili incapaci di attirare giovani e non (visto che a ferragosto i bitontini emigrano verso le località costiere , lasciando la città in mano ai meno fortunati e agli anziani), solenne processione dell’Immacolata seguiti da quasi 50 persone. Inutile è stato l’acceso alterco tra il sindaco Valla e l’arcivescovo, mons. Cacucci, sulla collocazione delle feste,l’8 dicembre 2008, tanto che quest’ultimo fu costretto a convincere i sacerdoti bitontini alle feste “agostane”. Anche la commemorazione del miracolo dell’Immacolata, il 26 maggio, è ormai svolta in toni molto ridotti: quest’anno la processione di trasferimento dell’Immacolata dal santuario dei SS. Medici, dove è condotta la sera del 25, alla Cattedrale è avvenuta in fretta nella mattinata, perché l’evento religioso ha dovuto cedere il posto al corteo storico. Solo il gruppo folkloristico bitontino “Re Pambanelle”, da sempre in prima linea per la difesa delle tradizioni locali, ha allietato la serata del 25 con un omaggio musicale alla patrona. Addirittura la Gazzetta del Mezzogiorno, per giustificare le manifestazioni del 26, parlava di presunte feste patronali in città. Risuonano ancora, nella mente di molti, le forti parole del rettore del santuario dei SS. Medici, don Ciccio Savino, all’arrivo della sacra immagine dell’Immacolata la sera del 25: ora più che mai, è necessario chiedersi se la Patrona è ancora contenta della “pupilla dei suoi occhi”… ( l'arguta vignetta di Pierfrancesco Uva rende bene l'idea )
E così ,quest’anno, ci saranno solo le celebrazioni liturgiche in onore dell’Assunta, a cui è dedicata la Cattedrale. I bitontini non possono più accettare la situazione. La festa è stata, è e sarà sempre a Maggio: solo così si può riaccendere ancora quel senso di identità , di appartenenza al paese natio che molti stanno perdendo ( e che si concretizza in estate, con lo spopolamento della città), nonché attirare turisti per incrementare ancora il turismo, che tanto può dare a Bitonto. Speriamo che la deriva a cui si è giunti quest’anno faccia capire all’amministrazione comunale che il tempo per intraprendere una vera svolta non è mai tardi. Intanto, a settembre ci sarà una riunione per costituire un nuovo comitato, che dovrebbe organizzare le feste del 2012 a Maggio.
Non possiamo che affidarci a Maria, celeste patrona della città: " Viva Lei, che ci salvò !"
Nessun commento:
Posta un commento
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.