"La devozione verso Cosma e Damiano risale a tempi remotissimi e venne introdotta costruendovi una chiesetta sotto il titolo dei Santi Medici nel casale Foggia. Ciò viene attestato da un documento del 1055, che ci dice anche che i proprietari (di origine greca) della chiesetta si trasferirono poi a Terlizzi trapiantandovi il culto (da questo documento si deduce che il culto a Terlizzi fu introdotto anche prima della stessa città di Bitonto!!!! il cui culto risale al XIV secolo!!!)"
Nonostante questa millenaria devozione, solo nel XIX secolo, un gruppo di benemeriti cittadini, nobili, proprietari e campagnoli, si unirono per dar vita al sodalizio confraternale che sarebbe stato intestato alla Madonna delle Grazie e in seguito anche ai Santi Medici.
L’atto costitutivo di fondazione risale al 9 aprile 1822.
La confraternita si riunì inizialmente nell'Oratorio di Torre Carelli dedicato ai tre Santi biscegliesi, per poi trasferirsi nella chiesa di Sant'Anna (l'attuale chiesa di S. Gioacchino) in Piazza Cavour.
Per esaltare la devozione verso Cosma e Damiano, la Confraternita decise di dotarsi di due simulacri per le pubbliche processioni e la scelta per l'esecuzione ricadde su uno degli scultori in erba della città, scultore che da vari anni stava affiancando il già notissimo e conteso Giuseppe Volpe, mi riferisco proprio al figlio sordomuto del maestro Volpe, Pasquale Volpe.
Le pregevoli sculture lignee vestite sono datate 1867 e sono probabilmente la prima significativa esperienza di Pasquale Volpe come scultore senza l'affiancamento del padre.
(Qui sopra alcune foto dei simulacri dei due Santi posti sul trono in occasione della S. Novena).
Alla ricerca di un nuovo indirizzo culturale, il sodalizio decise di dotarsi di un proprio oratorio visto il sempre più ampio favore che il pubblico dei devoti aveva verso i Santi.
La confraternita non ci mise molto a individuare e ritagliarsi un idoneo spazio nel contesto urbano con la scelta del suolo edificatario in via Piace, una delle tante strade aperte nell'epoca del maggiore incremento edilizio della città di Terlizzi.
Nei primi mesi del 1924 venne aperto il cantiere e l’8 luglio 1928 la chiesa ottenne la sua agibilità con una prima benedizione del vescovo diocesano, tra il tripudio festante di tantissimi devoti e benefattori. Si attese però il completamento delle rifiniture per la consacrazione che avvenne nel 1930, sotto lo stesso vescovo diocesano Mons. Pasquale Gioia ponendola naturalmente, sotto il titolo dei Santi Cosma e Damiano.
Ogni anno la benemerita confraternita, i cui membri indossano la mozzetta rossa, organizzano una grandiosa festa in onore di Cosma e Damiano che comprende novena, luminarie, spettacoli, botti, concerti bandistici, diana, processione, fuochi d'artificio.
Qui di seguito il programma e l'avanzamento dei lavori per le luminarie
Tornando ai segni della devozione verso i Santi Medici, è facile trovare, percorrendo le strade della città, edicole votive dei due Santi gemelli. Ecco alcuni esempi di edicole scattate per le strade di Terlizzi.
Oltre alle bellissime statue di Pasquale Volpe venerate nella Parrocchia dei Santi Medici, a Terlizzi vi è un'altra coppia di statue che ritraggono Cosma e Damiano venerate nella chiesa confraternale di S. Ignazio.
Le due statue vestite dei Santi Cosma e Damiano, non certo paragonabili a quelle del Volpe per bellezza, sono sicuramente opera di qualche artigiano locale.
*Testo e foto di Francesco De Nicolo
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