giovedì 23 settembre 2010

Breve storia della Madonna del Rosario a Terlizzi

La più recente iconografia raffigura la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caternina da Siena inginocchiati nell'atto di ricevere la corona del SS. Rosario. Ma la Madonna del Rosario che viene venerata a Terlizzi è nelle vesti di Regina delle Vittorie.
Questo titolo venne conferito alla Vergine da Papa Pio V che Le attribuì la grande vittoria nella battaglia navale di Lepanto avvenuta il 7 ottobre 1571 tra la coalizione cristiana composta dalla Serenissima, dalla Spagna e dallo Stato della Chiesa contro l'Impero Ottomano.
E ogni anno, proprio il 7 ottobre, si celebra la liturgia della Madonna del SS. Rosario Regina delle Vittorie.
Soli 24 anni dopo dall'istituzione della solennità della Vergine del Rosario, a Terlizzi, il Maestro Generale dell'Ordine dei Predicatori aveva già intenzione di fondare nella nostra città una confraternita rosariana.
Però, solo il 4 dicembre 1639 la Confraternita venne ufficialmente eretta nella chiesa di Santa Maria la Nova dei frati Osservanti e da quel momento in poi rimase legata in modo indissolubile alla Madonna titolare e nostra Patrona. Emerge limpidamente dal contesto dell’atto notarile l’incisiva spettacolarità di cui si volle circondare l’evento dell’istituzione canonica della nuova confraternita intestata alla Madonna del Rosario, Regina delle Vittorie, che nell’intenzione delle autorità religiose interessate doveva chiudere una dolorosa parentesi per la comunità ecclesiale, ancora scioccata, quasi da incubo, da tante esperienze negative di quegli anni.
Per quell'occasione la confraternita fece erigere nella chiesa conventuale un altare con relativa pala.


Una fastosa cornice lignea racchiude una tela attribuita al napoletano Giuseppe Tomaioli (doc. 1730 - 1772). Essa raffigura la Madonna del SS. Rosario con (in senso antiorario) Santa Rosa da Viterbo, San Domenico, San Francesco, Santa Caterina da Siena. Sui due lati lunghi della tela e su quello superiore, sono rappresentate i XV misteri del rosario. In basso invece è rappresentata la battaglia di Lepanto.

La tradizione popolare ci racconta che durante una processione della statua della Madonna del Rosario ci fu l'improvvisa cessazione della peste (probabilmente quella del 1656). Lo storico locale Marinelli-Giovine racconta "per dove passava, gli infermi sanavano".
Sempre la tradizione popolare ci racconta un'altro aneddoto: nell'angusto passaggio del vicoletto a ridosso dell'attuale mercato coperto Lioy (l'antico castello normanno), la mano della Vergine abbia toccato il muro lasciandovi impresso il segno.

Quando i frati Osservanti vennero cacciati dalla loro chiesa, il titolo mariano e la confraternita furono costretti a sloggiare e a trasferirsi dapprima chiesa della Madonna del Carmine (distrutta)  poi, dal 1824 al 1844 nella chiesa di S. Bartolomeo (oggi S. Giuseppe) poi ancora, dal 1844 nella chiesa di S. Francesco Saverio (oggi Madonna di Costantinopoli).
Nel 1862 la confraternita si dotò finalmente di un proprio oratorio costruendolo su una piccola porzione di terreno acquistata dalla Confraternita della Morte.
Tornò quindi la confraternita a riappropriarsi dell’antica simpatia devozionale del popolo per la Madonna del Rosario e della generosità di molti devoti, che le permisero, nel 1932, di poter ingrandire la chiesa spostandone l’ingresso dal portale di Anseramo da Trani, al fronte adiacente alla chiesa del Purgatorio.


E così oggi Terlizzi festeggia la sua amata patrona il primo sabato, domenica e lunedì di ottobre celebrandola con una solenne novena, un solenne triduo, la processione del sabato sera dal Santuario a Lei instestato verso la Cattedrale, la processione della domenica mattina per il centro storico della città e la processione del lunedì sera, su un caratteristico carro floreale, dalla Cattedrale fino al Santuario.


l'altare della cappella dedicata alla Madonna del Rosario nell'omonimo Santuario.

Testo e foto di Francesco De Nicolo

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