Fino al 1970 San Corrado veniva solennemente onorato con grandi festeggiamenti, paragonabili, se non superiori, a quelli della Compatrona. Nonostante la liturgia lo ricordi il 9 febbraio, la grande festa si svolgeva nella penultima domenica di luglio, soprattutto per ricordare l’evento in cui il Santo venne solennemente proclamato Patrono di Molfetta,il 20 luglio 1832.
L’immagine sotto riportata, acquerello di Gabriele Poli del 1929, rappresenta più di ogni altra descrizione scritta, la maestosità della Festa Patronale.
Nel 1971 questa festa esterna venne abolita, soprattutto per motivi economici in quanto, a distanza di poco più di un mese, sarebbero avvenuti i festeggiamenti, altrettanto spettacolari, per la Compatrona Maria SS. Dei Martiri. Grande delusione per la decisione, non solo per i Molfettesi residenti in città, ma soprattutto per quelli emigrati all’estero che tornavano in città per assistere ai tre eventi maggiori (oltre le due feste patronali, anche la Settimana Santa ).
Inizialmente, per ovviare a questo problema, si pensò di unire le due feste a settembre, sotto il titolo di Madonna dei Martiri e di San Corrado. La sera della vigilia, 7 settembre, il busto argenteo veniva portato nel Duomo fino a quando, la sera successiva, sarebbe sbarcata la Madonna e insieme, sarebbero stati portati in Cattedrale. Ma l’esperienza non prese piede…
Almeno la tradizione del Falò di San Corrado è sopravvissuta fino ai giorni nostri e avviene il 9 febbraio, durante il quale ceci e fave vengono distribuite ai presenti.
Speriamo che possa essere recuperato, se non tutto almeno in parte, il culto per il nostro San Corrado che, ricordiamo, è il Patrono principale di Molfetta….
Testo di Maria Cristina Roselli
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