Fino ai primi tre decenni dell'Ottocento esisteva ancora una chiesetta che forse era la più grande tra quelle presenti nel borgo, dopo la cattedrale s'intende.
La chiesa esisteva già quando, nel 1563, la Confraternita del SS. Corpo di Cristo vi si insediò (curandone poi, intorno al 1635 la sua ricostruzione) dedicandola alla SS. Vergine del Carmine, la cui devozione è stata ed è tuttora molto sentita dai terlizzesi.
Dall'ampiezza dell'ipogeo si deduce, appunto, che la chiesa del Carmine doveva essere più grande rispetto alle altre presenti nel centro storico, proprio per la grande devozione popolare verso il titolo mariano alla quale era dedicata.
Della chiesa di conserva la testimonianza del verbale della Visita Apostolica di Mons. Pacecco, risalente al 27 luglio 1725, che così la descrive: "Ha un'unica navata, non molto lunga, muri solidi e tetto acconcio, volta dipinta. Vi è un unico altare nè comodo e nè secondo regola e su di esso un dipinto su tela con l'immagine della B. V. del Carmelo."
Il Vescovo decretò quindi l'inagibilità dell'altare ingiungendo di ricostruirne quanto prima uno nuovo.
In fede a quanto disposto dal Pacesso, la Confraternita, nel giro di qualche mese, restaurò completamente l'intera chiesa, facendovi costruire un nuovo altare in pietra lavorata, con dossale e cornice pure in pietra che racchiudeva il dipinto.
La chiesa venne demolita negli anni trenta dell'Ottocento per esigenza di spazio per il piazzale antistante alla nuova cattedrale.
Gli unici ricordi che ci sono rimasti di essa sono il nome dato ad una stradina della città vecchia e l'altare maggiore con il dossale, che per non essere distrutto, fu donato dalla Confraternita del Corpo di Cristo alla chiesa di S. Ignazio che lo sistemò in una nicchia dedicandolo al Sacro Cuore di Gesù.
*Notizie liberamente raccolte e rielaborate da Francesco De Nicolo
dai libri: "Pagine di storia Terlizzese" e "La chiesa-Le chiese"
**Foto di Francesco De Nicolo
dai libri: "Pagine di storia Terlizzese" e "La chiesa-Le chiese"
**Foto di Francesco De Nicolo
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