La presentazione dei lavori di restauro, eseguiti per volere del parroco don Pasquale de Palma da Annamaria e Giuseppe Chiapparino sotto il vigile controllo della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico dela Puglia, è stata effettuata sabato 26 marzo dal dott. Francesco Di Palo, grandissimo conoscitore dell'arte, ricercatore e storico dell'arte (è lui che sta ricostruendo il profilo artistico del nostro Giuseppe Volpe) sennonché responsabile della comunicazione del Comune di Terlizzi.
Con mio grandissimo rammarico non ho potuto assistere alla presentazione del dott. Di Palo e ascoltare la relazione dei due restauratori.
Primo ad essere stato restaurato è stato il simulacro dell'Immacolata opera barocca di alcuni artisti locali (XVII secolo). L'ultimo restauro del bel simulacro di cui si abbiano tracce è quello effettuato nei primi del Novecento dal doratore barese Enrico Giaquinto. In realtà più che di un restauro si trattò di un vero deturpamento in quanto il doratore utilizzò massicce dosi di colle animali e di gesso con le quali ricoprì lo strato originale ad estofado de oro rivestendolo nella parte frontale con un'altra lamina d'oro e nella parte posteriore, nascosta dalla nicchia, con tempera color oro. A ricordare l'intervento il Giaquinto inchiodò una targa alla base della statua.
Con coraggio i restauratori hanno asportato il rivestimento del doratore barese e hanno scoperto il manto seicentesco decorato a motivi floreali.
Per ciò che riguarda il restauro del dossale ligneo in stile barocco leccese costruito nel 1724 per la famiglia de Viti, i restauratori hanno dovuto per prima cosa eliminare i vari strati di pittura che rendevano illeggibile la originaria resa plastica che ha permesso anche di scoprire decorazioni e dorature originali. In secondo luogo si è intervenuti per il rifinimento delle decorazioni.
L'altare dell'Immacolata prima del restauro
L'ultimo intervento di restauro è stato quello della cornice del dipinto della Madonna del Rosario in trono tra Santa Rosa, San Domenico, San Francesco e Santa Chiara (in senso antiorario) [dipinto restaurato negli anni '80]. Anche se non presentava cedimenti strutturali, la cornice era massicciamente infetta da batteri xilofagi ed era dunque urgente un intervento di disinfestazione.
L'ultimo intervento di restauro è stato quello della cornice del dipinto della Madonna del Rosario in trono tra Santa Rosa, San Domenico, San Francesco e Santa Chiara (in senso antiorario) [dipinto restaurato negli anni '80]. Anche se non presentava cedimenti strutturali, la cornice era massicciamente infetta da batteri xilofagi ed era dunque urgente un intervento di disinfestazione.
Domenica 27 marzo, Mons. Martella ha presieduto la Messa Vespertina benedicendo al termine dell'Eucarestia i due prestigiosi e rinati altari.
Testo di Francesco De Nicolo (fonte: Il restauro dell'Immacolata e dell'altare, file pubblicato su internet)
Foto di Maria Cristina Roselli
Foto di Maria Cristina Roselli
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