Tra le colonne di "Il fatto", mensile gratuito di informazione della città di Molfetta, ho letto un articolo provocatorio che vorrei condividere con voi in modo da aprire una discussione a proposito, magari aprendo anche un sondaggio.
Il tema trattato è quello della festività di San Corrado di Baviera.
Riferendosi alla festa del 9 febbraio il giornalista scrive che"all'infuori di studenti, genitori, insegnanti, dipendenti comunali e pochi devoti, se non si fossero uditi al mattino i botti di alcuni spari, altri non se ne sarebbero accorti.
Per la circostanza l'autore ha fatto un giro per la città per cogliere delle riflessioni ed è emerso che "San Corrado è quasi dimenticato come patrono, si preferisce festeggiare la Madonna dei Martiri (ndr fatto abbastanza risaputo)"; qualcun altro ha detto: "il Busto di San Corrado non mi affascina, è piccolo, senza arti, trasmette distacco, freddezza. Non sarebbe ora di forgiare una nuova statua che raffiguri il nostro santo secondo i dati forniti dalla storia?".
Trovo il commento lasciato da questo cittadino molfettese molto triste e per alcuni versi offensivo e autolesionistico ma probabilmente è un commento che rispecchia il pensiero di molta gente.
L'esperienza testimonia che il bel simulacro del santo o il tempio di culto ricco di arte e storia è un aiuto ad accrescere la fede.
Allora si può imputare il declino di un culto ad una statua o ad un busto? Può la statua di un Santo suscitare freddezza e distacco?
Un modugnese lo scorso anno ha detto: "Se voi molfettesi non ci tenete più a San Corrado lasciate di notte le porte aperte della Cattedrale e noi lo veniamo a riprendere."
Penso siano superflui commenti.
Terlizzi vive una situazione quasi analoga a quella di Molfetta con il proprio Patrono San Michele, solo che nella città dei fiori il culto verso l'Arcangelo è stata de sempre limitata alle sole celebrazioni religiose anche perché San Michele viene portato trionfalmente in processione insieme alla Madonna di Sovereto sul Carro Trionfale e perché la festività dell'Arcangelo Michele (29 settembre) è molto vicina alla festa patronale della Madonna del Rosario.
Cosa si potrebbe fare per riavvivare il culto in discesa del monaco di Baviera è un tema molto delicato a cui molti hanno tantato invano una soluzione.
Quel che è certo è che non sarà una nuova statua a segnare una inversione di tendenza.
San Corrado è anche Patrono della diocesi, e a mio parere la strada da percorrere per rinverdire la devozione è quella di coinvolgere l'intera diocesi alla festa con il pellegrinaggio delle Sacre ossa
nelle altre tre città e con momenti di preghiera collettiva.
Siete invitati a dire la vostra, siamo qui per discutere.
Testo di Francesco De Nicolo
Foto di Maria Cristina Roselli
Foto di Maria Cristina Roselli
Cari amici. Mi sembra davero incredibile leggere questo articolo referito a San Corrado. Noi, a Buenos AIres, veneriamo anche il Santo Monaco per opera degli emigranti molfettesi venuto in Argentina. Nella nostra parrrocchia cé anche un busto in cartapesta che viene portato nella processione della Madonna dei Martiri fino al nostro fiume. Ora penso, cé una realitá non posse esistere una par conditio con la compatrona. Sempre la Vergine sará piú vicina come Madre ai suoi figli, e San Corrado avrá un posto secondario. Ma noi ai nostri bambini che non sano ne conoscono chi fu S. Corrado, gli parliamo sulla vita e sul busto e perché viene cosí portato. Tutto si deve fare catechesi perche venga viva la tradizione e il patrono non si dimentiche nella nostra vita moderna. Da Buenos Aires. L.A.
RispondiEliminaeh s', è davvero triste leggere questo. Voi state facendo un ottimo lavoro in Argentina! I più sentiti complimenti
RispondiEliminanoi nel nostro paese abbiamo montefalcone abbiamo un patrono san giovanni battista che è sempre stato dimanticato da tutti soppiantato dalla devozione verso la regina del carmelo che si festeggia con festeggiamenti paragonabili a quelli della madonna dei martiri il 15 e 16 luglio.
RispondiEliminafino a qualche anno fa c'era la processione senza banda e lunìminare così e sempre stato
ma da 2-3 anni non c'è più la processione e la statua e riposta dentro il ripostiglio parrocchiale ex-chiesa di san giovanni comunamente nota come s filippo