giovedì 22 dicembre 2011

E' finita l'era Di Tria: il sindaco di Terlizzi si è dimesso

Ieri mattina Vincenzo Di Tria, sindaco di Terlizzi sin dal 2003, ha dovuto presentare le sue dimissioni. Dimissioni imposte dalle circostanze giacchè ben 11 consiglieri comunali hanno presentato le loro dimissioni facendo venir meno il numero legale imposto per legge e facendo decadere automaticamente il Cosniglio Comunale.
Il dissenso verso l'amministrazione Di Tria si era accumulato ormai da mesi e i rapporti interni allo stesso PD, partito di maggioranza, erano andati ad incrinarsi inesorabilmente in particolar modo con i consiglieri Grassi e Ceci. Dopo varie vicessitudini ieri mattina alle ore 6.30, 4 consiglieri comunale della maggioranza si sono dati appuntamento sotto "l'arco della Madonna" per ufficializzare davanti al notaio le dimissioni. Presto alle loro sono seguite le dimissioni di 7 consiglieri della minoranza.
Così durante il consiglio comunale fissato per le ore 10 il primo cittadino ha dovuto prendere atto degli avvenimenti della mattinata e dimettersi.
Si conclude così l'esperienza amministrativa di Di Tria che già annuncia di voler continuare il suo impegno politico come consigliere comunale.
Mi astengo dall' esprimere il mio giudizio sul bilancio di questa lunga amministrazione Di Tria lascindo a voi la sentenza.
Quello che esce dal consiglio comunale del 20 dicembre è un centro sinistra dilaniato, un UDC sempre più ambiguo e un centro destra da riorganizzare.
Se vorrà vincere le elezioni, che si terranno la prossima primavera, il centro destra terlizzese non può permettersi di ricommettere il grossolano errore del 2008, non può ripresentarsi nuovamente diviso. I consiglieri Bonaduce e Vitagliano trovino un'accordo al più presto e nel caso copino pure le primarie dal PD per indicare un candidato unico e condiviso.
Per quanto riguarda il centro sinistra, se vuole veramente ripresentarsi vincitore alle prossime elezioni, dovrebbe cambiare timbro. E' di alcuni mebri stessi del PD la lamentela che il partito sia troppo poco democratico e a mio avviso anche troppo poco ambientalista.
E un minimo di ambientalismo ce lo si aspetterebbe da una coalizione di centro sinistra...
Ci si aspetterebbe un piano per aumentare il verde pubblico e non per ridurlo. Non credo che i terlizzesi di sinistra abbiano apprezzato il piano di conversione dell'area del Laterificio Pugliese per la costruzione di 500 alloggi. Tutti noi sappiamo che quella è una zona ad altissimo rischio idrogeologico e tutti noi abbiamo in mente i recenti episodi di Genova.

Fino alle prossime elezioni il comune sarà guidato dal commissario prefettizio Mario Volpe che a Terlizzi ha già svolto questo incarico a seguito della caduta del sindaco Amendolagine nel 2002.

Foto M.C.R.
Testo di F.D.N.

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