La devozione verso Santa Lucia è molto diffusa nella nostra zona. Della Santa siracusana, venerata soprattutto in quanto protettrice degli occhi e della vista, esistono diverse interessanti statue legate tutte ad altrettante interessanti feste e tradizioni.
Terlizzi è probabilmente uno dei centri urbani in cui la devozione verso Santa Lucia ha origini più profonde. Un antichissimo documento infatti dimostra la presenza del culto nei confronti della Santa sin dal 1059. Si tratta dell'atto con il quale un funzionario dell'Imperatore di Bisanzio donava un piccolo terreno alla chiesa di S. Lucia. Molto antica doveva essere anche la Confraternita di Santa Lucia la cui fondazione si perde nella notte dei tempi. Il sodalizio, i cui confratelli indossavano camice bianco e mozzetta verde, aveva sede nella chiesa di Santa Lucia in borgo dove è venerata una bella statua cinque-seicentesca della Santa siracusana. Estintasi l'antica confraternita, il culto è oggi mantenuto vivo dai parrocchiani della vicinissima chiesa di S. Gioacchino che ogni anno organizzano una piccola festa composta dal Triduo e dalla sagra di cibi tipici che si svolge attorno ad un grande falò: il fuoco di Santa Lucia.
A Bitonto S. Lucia è venerata nell'omonima chiesetta romanica del XII sec. ( più volte rimaneggiata), a cura della Confraternita eretta nel XVIII sec. La festa liturgica è preceduta da un solenne triduo e nella chiesetta vede svolgersi celebrazioni liturgiche per tutta la giornata. La sacra immagine di S. Lucia però non è portata in processione il 13 dicembre. Per tradizione infatti, dopo la processione dell'8 dicembre della Patrona, non si svolgono più processioni fino alla Settimana Santa; la festa esterna è invece organizzata la 2° domenica di luglio. Come ogni anno, in piazza S. Silvestro Papa, nel cuore del centro storico, dalle 17.30 viene acceso il tradizionale falò a cura del gruppo folklorico bitontino "Rè Pambanèlle", con canti e balli della tradizione contadina bitontina e pugliese e degustazione di prodotti tipici.
Ruvo di Puglia organizza ogni anno in onore di S. Lucia un ricco programma di festeggiamenti.
Qui la culla del culto fu la chiesa dei Cappuccini che, proprio a seguito della grande venerazione verso la santa siciliana, venne intitolata a S. Lucia. Il bel busto in legno policromo della Santa che è al centro dei festeggiamenti venne scolpito nel 1770 da Francesco Paolo Antolini, scultore andrianese che merita una rivalutazione e una riscoperta. Costruita la nuova chiesa parrocchiale, il titolo, il culto e la statua sono passati al nuovo tempio.
Il 13 dicembre a Ruvo si svolge la solenne processione della Santa che ha inizio alle 16.30 e al termine viene acceso il tradizionale falò.
Sono invece solo liturgici i festeggiamenti che si svolgono a Bisceglie. Nella città adriatica la Santa è venerata nella Basilica Concattedrale di San Pietro dove vi è una statua vestita.
A Molfetta il bel simulacro della martire siracusana, opera dello scultore molfettese Corrado Binetti, è custodito presso il Duomo, dove opera l'Associazione di Santa Lucia. I festeggiamenti sono preceduti da una Novena che inizia il 4 dicembre; quest'anno, straordinariamente, la statua è stata portata in processione il 13 dicembre dalle ore 19.30, per il centro storico cittadino e il borgo. Con la festa di Santa Lucia a Molfetta, iniziano i primi concerti di Natale, in cui canti della tradizione popolare molfettese, tra cui "Nonne Nonne" e la più nota "Santa Allegrezza", si uniscono ai classici quali "Tu scendi dalle stelle" o "Adeste fideles" ; inoltre si possono gustare i tipici tarallucci chiamati "re d'occhiere de Send'a Lucì".
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