martedì 19 agosto 2008

INTER LICIUS - IL MISTERO DI SOVERETO (SECONDA PARTE)



IL MISTERO DI SOVERETO

Seconda parte


Riguardo al sito di Sovereto si intrecciano una serie di storie a sfondo religioso ed esoterico.
La chiesa ha evidenti simbolismi dell’ordine dei templari e dell’ordine degli ospedalieri di San Giovanni.
Da sempre, si dice, che sotto passa una vena d’acqua che ha poteri taumaturgici e questo spiegherebbe l’interesse mostrato degli uomini da sempre. Non a caso un’importante arteria dell’antichità, la Via Appia Tragliana, giunta all’altezza di Sovereto, evita il sito con un’ampia curva. Una prassi che gli ingeneri romani usavano solo per i luoghi sacri.
Altra stranezza: fra il parco Teseo e la chiesa sarebbero sepolti circa 30 dolmen ammassati.
La contrada potrebbe essere come affermano alcuni, un grandissimo centro di energie che produrrebbe benessere e sarebbe (la grotta che nel simbolismo antico rappresenta il cielo e la terra) un omphalos, rappresentato da tre quadrati concentrici detti anche cinta druidica (simbolo 

presente pure nel Partenone di Atene, nell’acropoli e rappresenta i gradi della coscienza).

Questo omphalos collegherebbe l’uomo al centro della terra, al principio di tutti i tempi, al sapere.
A indicare il percorso ci sono quattro menhir che in passato avrebbero formato una stella la cui punta estrema sarebbe la chiesa della Stella all’ingresso di Terlizzi.
Non lontano dai menhir, nel parco delle Vergini nel ‘500 si celebravano le messe nere.
Insomma, questo luogo di energie, indicato da simboli, avrebbe un valore quasi magico.
Circa poi le acque sotterranee, qualcuno ne afferma il potere taumaturgico.
Sulla porta esterna alla chiesa c’è un arco del 1200, sulla cui lunetta è scolpita una figura femminile.
Si è sempre pensato a devozione della Madonna; accanto si vede nella stessa formella, un uomo che sale alcuni gradini di una scala appoggiata sulle acque.
E’ un altro simbolo: in questo caso significa che la coscienza viene ottenuta secondo i vari gradi del sapere.
Entrati nella chiesetta, ai lati del fondo delle due acquasantiere è scolpito uno stemma da cui escono le code di rondine della croce templare.

Si prosegue e sul pavimento c'è la grata che porta alla grotta sotterranea, e pochi centimetri più su, scolpito del pavimento l'albero del mondo (simbolismo che rimanda alla croce ma anche alla conoscenza), all'albero della vita, al centro del paradiso terrestre, secondo il simbolismo biblico

.

Nel pavimento della chiesa, sono sepolti due cavalieri, e sui lastroni tombali sono scolpite le sagome dei guerrieri, un omphalos e due capitelli a forma di tau, altro simbolo degli ordini cavallereschi. Omphalos è presente anche su un lastrone attualmente nel cortile anteriore, che una volta, era la parte superiore di un altare.



Sull'altare attuale, un' icona rappresenta la Vergine nera col Bambino attribuita a San Luca, come tutte le madonne nere sparse in Europa.



Il nero simboleggia l'occulto, e per gli antichi simboleggiava la materia prima, ma anche la sintesi di un significato religioso, che comprende tutta l'antichità, quindi anche i culti pagani.
Tutta questa serie di simbolismi, rimandi esoterici e richiami alcherici, fanno di questa chiesetta con la grotta sottostante, una sorta di "dimora filosofale". Per chi studia e chi si appassiona a questi misteri del passato, Sovereto rappresenta una vera miniera e tempo stesso un laboratorio ideale per questi studiosi.









2 commenti:

  1. Tomasicchio Gioacchino14 maggio 2012 alle ore 16:40

    Sono rimasto affascinato dalla quantita' di notizie storiche della citta' di Terlizzi e da terlizzese verace, mi chiedo come mai le varie amministrazioni comunali non hanno mai pensato di enfatizzare a livello turistico quello che io ritengo un patrimonio inestimabile. A mio avviso c'e' gente che resterebbe incantata alla vista del borgo antico di Sovereto, delle gallerie sotterranee, dei menhir e della stessa storia dei palazzi Baronali. Tomasicchio Gioacchino

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    Risposte
    1. Hai perfettamente ragione Gioacchino. L'amministrazione comunale dovrebbe essere molto più attenta alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Speriamo che la prossima amministrazione (di qualunque colore risulterà) sia più sensibile a questo tema.

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