mercoledì 25 luglio 2012

La processione della Madonna del Carmine a Bitonto e Molfetta

Non è stato clemente,domenica scorsa, il tempo in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine a Bitonto e Molfetta. In entrambe le città, infatti, le avverse condizioni meteorologiche hanno compromesso il normale svolgimento delle processioni in onore della Vergine del Carmelo.
A Bitonto, dove le immagini di Santa Teresa d'Avila, Sant'Elia Profeta e della Madonna del Carmine sono uscite alle ore 19.00 sotto un cielo già scuro e presago di pioggia, l'amministrazione dell' Arciconfraternita di Maria Ss.del Carmelo e il Padre Spirituale hanno deciso saggiamente di abbreviare il percorso processionale per evitare danni alle immagini sacre ( basti pensare alla base processionale ottocentesca della Madonna del Carmine mirabilmente restaurata quest'anno dal confratello Dino Fioriello). Così alle 20.40 circa la Madonna del Carmine ha fatto frettolosamente rientro nella sua Chiesa, sotto un temporale già avviato e che si è scatenato subito dopo. A causa del necessario passo veloce dei portatori, il braccio destro della Vergine si è spostato, senza però conseguenze all'anatomia dell'immagine. Ecco di seguito un ampio reportage della processione.





La base processionale del 1835 restaurata dal confratello Dino Fioriello




Santa Teresa d'Avila



Sant'Elia Profeta



La processione inizia a snodarsi nella Chiesa del Carmine

Nel video l'uscita della Processione dall'Istituto "Maria Cristina di Savoia", ex-convento carmelitano, dove ha sede la chiesa







Tradizionale altarino in onore della Madonna del Carmine allestito a Piazza La Maja



La processione nel centro storico













Rappresentanza della Confraternita del Carmine di Trani, con cui il pio sodalizio bitontino è gemellato




Bassa Musica "Città di Bitonto" diretta dal M° Michele Tarantino 

La processione dinanzi alla chiesa dell'Annunziata
















La processione rientra nel centro storico














l'immagine della Madonna del Carmine rientra frettolosamente sotto il porticato dell'ex-convento carmelitano, dietro un cielo carico di pioggia





da notare il braccio destro spostato 





Processione rovinata anche a Molfetta, che dopo ben 3 anni ha rivisto sulle sue strade, sfilare il simulacro della Vergine del Carmelo. Alle ore 18.30, sotto un cielo minaccioso, si è snodata la processione a partire dalla chiesa di San Pietro nel centro storico, percorrendo le principali vie cittadine. Purtroppo presso via Roma, il temporale imminente ha costretto il riparo del simulacro, il cui abito ricamato d'oro (ricordiamo) è stato appena restaurato, presso la chiesa dei Cappuccini. Dopo un quarto d'ora, si è pensato di riprendere il corteo processionale, coprendo il simulacro con un cellophane, scendendo per Corso Margherita di Savoia e procedendo direttamente verso la chiesa, tagliando alcune vie in programma. Ma le avverse condizioni climatiche hanno nuovamente determinato l'interruzione della processione e la sosta presso il portico della caserma dei vigili urbani, adiacente la chiesa di Santa Teresa. Infine, approfittando di un momento di quiete, a passo svelto, è stato ricondotto il simulacro nella chiesa di San Pietro, procedendo contro un vento fortemente avverso. Fortunatamente non si sono riscontrati danni al simulacro, sebbene un velo di amarezza sia rimasto per tale infelice svolgimento, ricordando che la processione della Madonna del Carmine, come altre processioni confraternali, possono svolgersi solo ogni 3 anni.
Di seguito riporto alcuni scatti della Vergine, esposta in chiesa per la Novena e, successivamente, appena rientrata in chiesa.















Foto e testo di Domenico Ferrovecchio e Maria Cristina Roselli
Video di Domenico Ferrovecchio

5 commenti:

  1. Veramente un gran peccato.
    Adesso dovranno passare tre anni per rivedere la processione di questa bellissima immagine della Madonna del Carmelo.
    Ragazzi non so se voi siete bravissimi con la macchina fotografica, ma questo simulacro più lo vedo e più mi conquista.Il bambinello sembra giocare con voi mentre siete li a fare le foto.
    A proposito di questa statua, tempo fa si parlava dell'attribuzione a Francesco o Giuseppe Verzella.
    Francesco De Nicolo affermava che lo studioso Cosimo Tridente in un suo scritto attribuiva il simulacro a Francesco e non a Giuseppe Verzella.
    La confraternita su tale attribuzione ha sempre smentito e affermato il contrario.
    Probabilmente Cosimo Tridente si sarà ricreduto perchè in un articolo dal titolo "La Madonna dei Martiri nella creatività di Giuseppe Verzella" afferma l'esatto contrario e cioè che anche la Vergine del Carmelo è stata scolpita da Giuseppe.
    Ora o uno o l'altro resta il fatto che questa immagine della Madonna del Carmine è veramente bella.
    Ma penso anche che tutte le strade che portano ad una maggiore conoscenza meritano di essere percorse.
    PS il 29 luglio p.v. sarà presentato il restauro dell'Assunta opera indiscussa di Francesco Verzella ritornata ai suoi colori originali.
    A quanto pare negli anni 50 il simulacro era talmente danneggiato che si pensò di ridipingerlo.
    Oggi è ritornata sicuramente più bella che mai con i suoi colori originali.
    Io non potrò esserci in quanto lontano ma confido nella vostra presenza.
    Vi adoro.

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  2. Grazie per i vostri commenti sempre graditi perchè ci rinfrancano del nostro lavoro e ci fanno capire che siamo seguiti ed apprezzati! La statua dell'Assunta del Verzella è pronta ormai da tempo e vi posso dire che è di una bellezza unica! Il 29 ci saremo nella chiesa di San Gennaro, dove i bravissimi restauratori Jaccarino e Zingaro mostreranno i loro lavori e i risultati. Ovviamente, come potremo, vi terremo aggiornati con testo e foto. Ricordo inoltre che lo stesso 29 luglio, a Bitonto, si svolgerà la processione con il bellissimo simulacro vestito di Sant'Anna e Maria Bambina, per cui Domenico ci renderà partecipi di questo evento con la sua testimonianza in un prossimo articolo. La processione di Sant'Anna e San Gioacchino a Molfetta invece si terrà questo sabato 28 luglio.

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  3. Maria Cristina ti scrivo sorridendo.
    Mentre leggevo il commento di anonimo il quale affermava che Gesù bambino dava la sensazione di giocare con te mentre facevi le foto, la cosa mi ha fatto parecchio divertire.
    Avevi anche tu la stessa sensazione?
    Io ho visto questo simulacro tante volte ma grazie ai vostri articoli e commenti riesco finalmente a non dare per scontato questa bellissima opera e di conseguenza ad ammirarla di più.
    Adesso quando entro nella Chiesa di San Pietro mi reco per vedere questa bellissima immagine che mi trasmette un enorme senso di pace serenità e dolcezza.
    Scusate se risulto essere un po patetico.
    Salutoni.

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  4. Assolutamente no, non risulti per niente patetico, anzi, metti in evidenza una realtà che è anche la mia! Ormai associo la chiesa di San Pietro alla Madonna del Carmine, perchè è l'opera che maggiormente conquista qualsiasi visitatore, appena entrato nell'edificio sacro. Ma sono sicura che, io in primis, se fossimo a conoscenza di qualche nota in più riguardo il simulacro del Sacro Cuore li custodito, o le altre opere in tela (tra cui la flagellazione recentemente restaurata), potremmo apprezzare ulteriormente la stessa chiesa e ciò che contiene.
    Che dire del Bambinello? Non è il solito Cristo Bambino solenne, che benedice ma mantiene un certo freddo distacco dal suo osservatore. E' vero: è un Bambinello assolutamente "bambino" (lasciatemi passare questa affermazione)! Con il suo sorriso, con gli occhietti ridenti, con i piedini che dondolano avanti e dietro, rende sicuramente meglio l'idea di Cristo che si è fatto uomo, si è reso come noi, e per questo è stato bambino giocoso e vivace come tutti, come è giusto che sia...!

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  5. Carissima
    è bellissima la tua critica sul bambinello che condivido pienamente.
    La particolarità di questo tuo pensiero rende ancora più grande la realizzazione di quest'opera.
    Semplice nella realizzazione del Viso della Madonna e giocosa nel viso del bambinello.
    Siete grandi ragazzi continuate cosi.

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Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

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