venerdì 27 luglio 2012

Scatti su Gallipoli in festa per la sua Compatrona Santa Cristina

Programma dei festeggiamenti religiosi
Nei giorni 23, 24 e 25 luglio, la bella città salentina di Gallipoli festeggia la sua Compatrona, Santa Cristina Vergine e Martire.
Cristina di Bolsena, era figlia di un certo Urbano, "magister militum" della città, pagano e acerrimo nemico dei cristiani. Sebbene sua figlia fosse oggetto di contesa di molti giovani nobili, il padre la fece rinchiudere in una torre, costringendola al culto pagano vivendo da vestale e adorando le divinità. Ma la piccola, rinchiusa con dodici ancelle all'età di soli 11 anni, aveva già aderito alla fede cristiana e per questo divenne oggetto di numerose tentazioni, torture e flagellazioni. Venne legata anche ad una ruota sospesa tra le fiamme, venne gettata nel lago con una grossa pietra legata al collo per evitare che potesse tornare a galla, ma fu la stessa pietra che riportò la giovane a riva. Dopo la morte del padre, altre torture toccarono alla Santa: venne gettata in una fornace, esposta ai serpenti, le furono asportate le mammelle e la lingua, ma nulla riuscì ad uccidere la giovane, nè a smorzare l'incredibile fede cristiana che la pervadeva e che portava alla conversione di numerosi pagani. Per questo venne uccisa trafitta da frecce scagliatele contro da numerosi arcieri. Ed è con questa immagine che viene venerata a Gallipoli.

Il simulacro, opera del cartapestaio Achille De Lucrezi del 1867 e custodito nella chiesa di Santa Maria della Purità, a cura dell'omonima confraternita, rappresenta la giovane legata ad un tronco, trafitta in petto da due frecce, lo sguardo rivolto verso il cielo con una espressione dolcissima. Un angelo la sovrasta, ponendole sul capo una corona di rose e reggendo, con l'altra mano, un ramo fiorito, che nell'iconografia classica è invece rappresentato dalla palma, simbolo del martirio. Ai piedi della Santa vi è un cagnolino: rappresenta la fedeltà della Santa al cristianesimo, ma non solo. La sua immagine è legata al colera, una terribile malattia che colpì la cittadina di Gallipoli che appunto decise di rivolgersi alla Santa per chiedere la sua intercessione. Fu proprio tale miracolo che permise l'elevazione di Santa Cristina a Compatrona della Città, assieme ai due Patroni Sant'Agata e San Sebastiano. La tradizione vuole che, nel manifestarsi del colera in città, il cagnolino presente ai piedi della statua, si allontani da lei, per tornare quando l'epidemia sia cessata.

La festa di Santa Cristina a Gallipoli quest'anno, è iniziata il 13 luglio, con il trasferimento in processione del bel simulacro dalla chiesa di Santa Maria della Purità, alla Cattedrale, sita sempre nel centro storico, dove si è svolta la Novena. Il giorno 23 luglio invece, si è svolta la processione del simulacro, in mare e successivamente per terra, sotto una galleria di luminarie allestita dalla ditta di Lucio Mariano (Scorrano), al termine della quale è stata riportata in Cattedrale.
Il 24 luglio, giorno della Festività Liturgica di Santa Cristina, si sono susseguite varie Celebrazioni Eucaristiche, al termine delle quali i fedeli si sono accostati presso l'altare dove hanno potuto baciare la reliquia di un frammento osseo della Santa. Il 25 luglio invece, al termine dei festeggiamenti, il simulacro processionalmente è stato ricondotto nella sua chiesa.
Associata alla festa di Santa Cristina, è la manifestazione della cuccagna a mare: un palo che da terra si erge verso il mare, non più verticale, ma inclinato e cosparso di sego per renderlo scivoloso, porta alla sua estremità una bandierina tricolore che deve essere raggiunta e presa dai giovani che tentano in questa difficile quanto divertente impresa. Essendo il palo unto, non è facile raggiungere tale obiettivo, per cui molto spesso, la presa sfugge e coloro che si lanciano in tali tentativi, finiscono in mare con piccoli tuffi!
Qui di seguito propongo alcuni scatti della città di Gallipoli, in festa per la sua Patrona.
Programma delle manifestazioni civili



Cappellina di Santa Cristina, sul porto gallipolino

Santuario di Santa Maria del Canneto, a pochi passi dalla cappellina di Santa Cristina




Galleria di luminarie della ditta salentina



Chiesa Santa Maria della Purità

Campanile della Cattedrale di Sant'Agata

Ricca facciata della splendida Cattedrale di Sant'Agata


Interno della Cattedrale. Da notare sulla sinistra il trono rosso su cui è esposto il simulacro di Santa Cristina



Simulacro di Santa Cristina V. e M.

Tela raffigurante il martirio di Sant'Agata

Resti di San Fausto, esposti in Cattedrale


Martirio di San Sebastiano




"O gloriosissima S. Cristina, invitta martire di Gesù e angelo tutelare della nostra Gallipoli,
da te tanto amata da liberarla un tempo dal terribile colera,
continua a sorridere su questa Bella Città!"













Tela raffigurante il martirio di Santa Cristina posta sul soffitto







Foto di Maria Cristina Roselli e Francesco De Nicolo
Testo di Maria Cristina Roselli

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