ORIGINE DEL NOME:
Il nome greco di Ruvo, Ru;y (Rhyps), da cui derivano il latino Rubi e l’italiano Ruvo, molto probabilmente non è di origine greca, ma deriverebbe dal nome indigeno di Ruvo. Errata è l’ipotesi, un tempo accreditata, secondo cui il nome Ruvo derivi dall’abbondanza di rovi nel luogo dove fu edificata la città. i può pertanto supporre che nel prefisso ru- gli indigeni di Ruvo vollessero denominare il loro centro di vita sito in un vasto territorio dalla visuale molto ampia. Il nome del luogo veniva così a corrispondere perfettamente alla sua posizione topografica.
tratto da Ruvolive.
STORIA:
PALAZZI:
MONUMENTI E ALTRI LUOGHI D'INTERESSE:
MUSEI E BIBLIOTECHE:
F. DI PALO: Museo Nazionale Jatta, Ruvo di Puglia. Storia e Collezione, 2001
F. DI PALO: Dalla Ruvo antica al Museo Archeologico Jatta, 1987
PARCHI:
EVENTI:
TRADIZIONI:
Gli appuntamenti di notevole interesse a Ruvo sono quelli legati all'antico e profondamente radicato senso di religiosità popolare. Il 3 febbraio è la festa del S. Patrono, Biagio. Nel periodo quaresimale seguono i riti di penitenza; tra questi spiccano le Adorazioni della Croce curate a turno dalle Confraternite e da ciascuna di esse curate nella propria chiesa titolare. Il venerdì di Passione (anticamente il giorno di culto della B.V.M. Addolorata) ha principio l'intensa Settimana Santa ruvese. Il Giovedì seguente (Santo), la mattina alle ore 2,00 si snoda dalla chiesetta di S. Rocco la processione del simulacro della Deposizione altresì noto come "Otto Santi" (dal numero dei componenti del simulacro: le statue del Cristo morto trasportato al sepolcro dalle Marie, da Giovanni e dai vecchi Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo). Il giorno seguente si snoda dalla chiesa del Carmine nel pomeriggio la lunghissima processione dei 8 Misteri, i simulacri della passione di Cristo, tra cui il pesantissimo e pregevolissimo Cristo portacroce (Cristo Calvario) seguito da una folla di fedeli scalzi e portato a spalla da 50 uomini. Il Sabato santo si snoda dalla Chiesa del Purgatorio, a cura della Confraternita omonima, la processione di Maria SS.ma della Pietà, con grande afflusso di fedeli e talvolta eziandio di Pubblici penitenti. Finalmente la domenica di Pasqua si snoda dalla Chiesa di S. Domenico la processione del Cristo Risorto al cui passaggio scoppiano le famigerate "quarantane", i fantocci già appesi il dì delle Ceneri e simboleggianti le asperità e le ristrettezze della Quaresima. La domenica successiva alla festa liturgica del Corpus Domini, si ha in Ruvo la festa patronale maggiore, quella dell'Ottavario (Ottava) del Corpus Domini. In luglio, mese dedicato al culto della B.V. del Carmine, si ha nel giorno 16 la processione della titolare dell'Arciconfraternita del Carmine, con il pregevole manufatto di inizio '800 della Vergine del Carmine secondo l'iconografia tradizionale. Il 16 agosto procede dalla Chiesa Concattedrale dell'Assunta la processione della argentea statua di S. Rocco, protettore della Città, da quando nel Seicento difese la città dalla peste. In settembre si ha la Festa dei SS. Medici con la Fiera esterna di Sant'Angelo (anticamente importante momento di mercato animale) e la presenza di parchi giochi. A dicembre, il giorno 13, si allestiscono i tradizionali falò in onore di S. Lucia, il cui seicentesco simulacro sfila per le vie cittadine.
CIBI TIPICI:
La gastronomia di Ruvo, come quella della Puglia in generale e della Terra di Bari in particolare, si basa principalmente sugli alimenti forniti dall'agricoltura locale. Spiccano anche gli ortaggi e le verdure, come le cicorielle da lessare e condire con olio e limone, i “lampascioni” dal tipico sapore amarognolo, gli asparagi, la rucola selvatica e le famose cime di rapa. Prodotto emblematico del territorio murgiano è il fungo Cardoncello. Le carni non mancano sulle tavole ruvesi: preferibilmente si ricorre all’agnello della Murgia e al capretto arrosto o preparato in umido, detto cutturìdde. Tra i dolci caratteristici si distinguono i “diavulàcce”, dolci a base di mandorle e cacao; calzoncelli ripieni di pasta di mandorla o marmellata; fichi essiccati farciti con mandorle tostate, a volte ricoperti di cioccolato.
STORIA:
- Epoca preistorica;
- Epoca greca;
- Epoca romana;
- Epoca delle invasioni barbariche:
- Epoca Normanna;
- Epoca Sveva;
- Età angioina;
- Età aragonese;
- Epoca moderna;
- Epoca contemporanea.
tratto da Ruvolive.
MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE:
CHIESE:
MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE:
CHIESE:
- Cattedrale dell'Assunta;
- Chiesa di San Domenico;
- Chiesa di San Michele;
- Chiesa del SS. Redentore;
- Chiesa dell'Immacolata;
- Chiesa di Santa Lucia (nuova);
- Chiesa di San Giacomo (nuova);
- Chiesa della Sacra Famiglia;
- Chiesa della Madonna del Carmine;
- Chiesa del Purgatorio;
- Chiesa dei Santi Medici;
- Chiesa dell'Annunziata;
- Chiesa di San Rocco;
- Chiesa di Santa Lucia (Cappuccini);
- Santuario di Santa Maria delle Grazie;
- Chiesa della Madonna di Calendano (rupestre);
- Chiesa di San Giacomo
PALAZZI:
- Palazzo Avitaja (municipio);
- Palazzo Jatta;
- Palazzo Caputi;
- Palazzo Rubini;
- Palazzo Rocca-Spada.
MONUMENTI E ALTRI LUOGHI D'INTERESSE:
- Centro Storico;
- Grotta di San Cleto;
- Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale;
- Torre dell'Orologio;
- Bastione delle antiche mura;
MUSEI E BIBLIOTECHE:
- Museo archelogico nazionale "Jatta"
F. DI PALO: Museo Nazionale Jatta, Ruvo di Puglia. Storia e Collezione, 2001
F. DI PALO: Dalla Ruvo antica al Museo Archeologico Jatta, 1987
PARCHI:
- Pineta Comunale
EVENTI:
- 3 febbraio: festa e processione del Patrono della città, San Biagio;
- 25 marzo: festa della Madonna di Calendano;
- Venerdì di Passione: processione della Desolata a cura della Confraternita della Purificazione-Addolorata;
- Giovedì Santo: processione degli Otto Santi a cura della Confraternita di San Rocco;
- Venerdì Santo: processione dei Misteri a cura dell'Arciconfraternita del Carmine;
- Sabato Santo: processione della Pietà a cura della Confraternita del Suffragio;
- Pasqua: festa e processione del Cristo Risorto e scoppio delle Quarantane;
- 16 maggio: sagra campestre in onore della Madonna delle Grazie;
- 22 maggio: festa di Santa Rita da Cascia nella chiesa del Redentore;
- domenica successiva al Corpus domini: Festa Patronale dell'Ottavario del Corpus Domini;
- primi di luglio: processione del Sacro Cuore di Gesù dalla Concattedrale;
- 10 luglio: festa della Madonna della Rigliosa;
- 16 luglio: festa e processione della Madonna del Carmine dall'omonima chiesa;
- 16 agosto: festa e processione di San Rocco Compatrono della città;
- 14 settembre: festa dell'esaltazione della Santa Croce;
- 15 settembre: festa in onore dell'Addolorata nella chiesa di San Domenico;
- 23 settembre: festa in onore di San Pio da Pietralcina;
- domenica successiva al 26 settembre: festa e processione dei Santi Medici, fiera di Sant'Angelo;
- ottobre: festa e processione della Madonna del Rosario;
- 2 novembre: concerto di marce funebri in onore dei defunti;
- 22 novembre: festa di Santa Cecilia;
- 8 dicembre: processione dell'Immacolata Concezione;
- 13 dicembre: festa e processione di Santa Lucia con accensione dei falò.
Testo di Francesco De Nicolo
PERSONALITA' RUVESI:- Ettore Carafa, feudatario.
- Giovanni Jatta, fondatore del museo argheologico.
- Domenico Cotugno, medico.
- Antonio Amenduni, compositore e musicista.
TRADIZIONI:
Gli appuntamenti di notevole interesse a Ruvo sono quelli legati all'antico e profondamente radicato senso di religiosità popolare. Il 3 febbraio è la festa del S. Patrono, Biagio. Nel periodo quaresimale seguono i riti di penitenza; tra questi spiccano le Adorazioni della Croce curate a turno dalle Confraternite e da ciascuna di esse curate nella propria chiesa titolare. Il venerdì di Passione (anticamente il giorno di culto della B.V.M. Addolorata) ha principio l'intensa Settimana Santa ruvese. Il Giovedì seguente (Santo), la mattina alle ore 2,00 si snoda dalla chiesetta di S. Rocco la processione del simulacro della Deposizione altresì noto come "Otto Santi" (dal numero dei componenti del simulacro: le statue del Cristo morto trasportato al sepolcro dalle Marie, da Giovanni e dai vecchi Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo). Il giorno seguente si snoda dalla chiesa del Carmine nel pomeriggio la lunghissima processione dei 8 Misteri, i simulacri della passione di Cristo, tra cui il pesantissimo e pregevolissimo Cristo portacroce (Cristo Calvario) seguito da una folla di fedeli scalzi e portato a spalla da 50 uomini. Il Sabato santo si snoda dalla Chiesa del Purgatorio, a cura della Confraternita omonima, la processione di Maria SS.ma della Pietà, con grande afflusso di fedeli e talvolta eziandio di Pubblici penitenti. Finalmente la domenica di Pasqua si snoda dalla Chiesa di S. Domenico la processione del Cristo Risorto al cui passaggio scoppiano le famigerate "quarantane", i fantocci già appesi il dì delle Ceneri e simboleggianti le asperità e le ristrettezze della Quaresima. La domenica successiva alla festa liturgica del Corpus Domini, si ha in Ruvo la festa patronale maggiore, quella dell'Ottavario (Ottava) del Corpus Domini. In luglio, mese dedicato al culto della B.V. del Carmine, si ha nel giorno 16 la processione della titolare dell'Arciconfraternita del Carmine, con il pregevole manufatto di inizio '800 della Vergine del Carmine secondo l'iconografia tradizionale. Il 16 agosto procede dalla Chiesa Concattedrale dell'Assunta la processione della argentea statua di S. Rocco, protettore della Città, da quando nel Seicento difese la città dalla peste. In settembre si ha la Festa dei SS. Medici con la Fiera esterna di Sant'Angelo (anticamente importante momento di mercato animale) e la presenza di parchi giochi. A dicembre, il giorno 13, si allestiscono i tradizionali falò in onore di S. Lucia, il cui seicentesco simulacro sfila per le vie cittadine.
Tratto da wikipedia
Per saperne di più:
sui riti della Settimana Santa: F. DI PALO, Passione e morte. La storia, le immagini della Settimana Santa di Ruvo di Puglia, 1994;
sul culto dei Santi Medici: F. DI PALO, La chiesa di S. Maria di S. Luca e il culto dei S. Medici a Ruvo, 2001
sui riti della Settimana Santa: F. DI PALO, Passione e morte. La storia, le immagini della Settimana Santa di Ruvo di Puglia, 1994;
sul culto dei Santi Medici: F. DI PALO, La chiesa di S. Maria di S. Luca e il culto dei S. Medici a Ruvo, 2001
CIBI TIPICI:
La gastronomia di Ruvo, come quella della Puglia in generale e della Terra di Bari in particolare, si basa principalmente sugli alimenti forniti dall'agricoltura locale. Spiccano anche gli ortaggi e le verdure, come le cicorielle da lessare e condire con olio e limone, i “lampascioni” dal tipico sapore amarognolo, gli asparagi, la rucola selvatica e le famose cime di rapa. Prodotto emblematico del territorio murgiano è il fungo Cardoncello. Le carni non mancano sulle tavole ruvesi: preferibilmente si ricorre all’agnello della Murgia e al capretto arrosto o preparato in umido, detto cutturìdde. Tra i dolci caratteristici si distinguono i “diavulàcce”, dolci a base di mandorle e cacao; calzoncelli ripieni di pasta di mandorla o marmellata; fichi essiccati farciti con mandorle tostate, a volte ricoperti di cioccolato.
Testo tratto da Ruvolive.
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