I più devoti prendono posto sin dall'ora di pranzo accalcandosi davanti le porte della cattedrale in attesa dell'apertura delle porte che avviene da generazioni alle ore 14.00 del pomeriggio. Chi è in prima fila appoggia il proprio orecchio sul portone in attesa di ascoltare il rumore della serratura e al primo giro di chiave, al quale fanno eco i due rintocchi della campana che segna le 14.00, la gente spinge per aprire le ante delle porte. Quelli che seguono sono momenti troppo emozionanti che è molto difficile descrivere a parole: assistervi e parteciparvi è sicuramente l'unico modo per poterli capire bene.
Aperte le porte della cattedrale la gente dimentica di entrare in un luogo sacro e scompostamente persino spingendo e senza badare a fare segno di croce o altro, entra, corre si precipita all'altare di destra del transetto dove è esposta l'Icona della Madonna per poi crollare in ginocchio penitente. Alcuni gridano o meglio urlano "Madonnə" chiedono perdono, chiedendo una grazia o protezione.
Qualche persona distaccata e superba potrebbe persino interpretare male questo secolare episodio giudicando e accusando con tono pudico: "non si corre in chiesa! non si grida!", marcando addirittura la devozione verso la Madonna di Sovereto come "pagana".
Ma chi la vive in prima persona sa benissimo che questa è tutt'altro che una forma di paganesimo. E' anzi la forma più genuina e palpabile della devozione popolare terlizzese, è il momento è quasi impossibile trattenere le lacrime dalla commozione...
Trascorsi alcuni minuti tra i frequenti applausi e allentata la tensione, la banda cittadina entra in cattedrale tra la folla festante suonando "Mosè" e a seguire "Evviva Maria" e "Inno alla Madonna di Sovereto" accompagnata dal coro dei fedeli.
Qui sotto il paliotto della confraternita con l'antico baldacchino.
Sotto il Santuario della Madonna di Sovereto in Cattedrale.
Alle 18.30 dalla Cattedrale è iniziata la breve processione che ha seguito il seguente itinerario: Piazza Don Tonino Bello, via Michele de Napoli, Piazza Cavour, Corso Umberto I, Piazza Daon Tonino Bello.
Al termine della processione è stata celebrata la S. Messa di Pasqua.
Foto, video e testo di Francesco De Nicolo
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