giovedì 8 ottobre 2015

Il Cristo dell'Acqua di Bitonto - Una devozione che si rinnova

La pioggia, attesa ed implorata per dissetare le campagne e gli ulivi di Bitonto e della Puglia intera, ha tolto la scena al persistente caldo torrido proprio in occasione della terza domenica di settembre, in concomitanza perfetta con la tradizionale processione del Cristo Nero, la scultura cinquecentesca venerata a Bitonto per invocare acqua benefica. E lo ha fatto in forma dirompente tanto da abbeverare gli uliveti riarsi, allagare strade, paralizzare la città.
Solo una casualità?  Sta di fatto che quasi ogni anno la pioggia torna a ristorare le terre di Bitonto a ridosso del 14 settembre, quando la chiesa rievoca la memoria dell’esaltazione della Croce e il popolo di Bitonto rinnova il suo pietoso affidamento degli ulivi assetati a questa immagine miracolosa.
Sta di fatto che l’uomo del terzo millennio non è disposto ancora a rinunciare ad un vissuto di fede che viene da lontano e che lo rende ancora così meravigliosamente UOMO.


Il parato allestito nella chiesa di S.Teresa



Un momento della serata in musica a cura della Associazione Socioculturale La Macina.


Ed ecco la cronaca di questo anno 2015. C’è sempre grande attesa per la processione, momento culminante della Festa esterna organizzata dalla Confraternita del SS. Crocifisso. La Confraternita, fondata nel 1897 per coltivare una tradizione devozionale che risale al Seicento, anche quest’anno ha animato il triduo e il panegirico, ha accolto i nuovi confratelli, ha promosso la carità ed ha organizzato una raffinata serata in musica in collaborazione con l’Associazione socioculturale La Macina e col Quartetto Gershwin. Tutto, in attesa della processione domenicale… Ma sin dalla tarda mattinata nuvoloni minacciosi si addensano sulla provincia di Bari, il cielo sulla chiesa di S. Teresa (che accoglie la scultura) si tinge di grigio fino a diventare sempre più nero … nero come quel Cristo che la pietà popolare continua a chiamare Criste Negre.
Era da oltre cinquanta anni che non succedeva. Ma la pioggia incalzante ha fatto rinviare a martedì 22 l’appuntamento annuale con la processione del SS.Crocifisso che ha cominciato a sfilare dalla chiesa di S.Teresa alle ore 18.00.  A seguire, le immagini più significative di questo rito che i confratelli e i numerosissimi devoti hanno vissuto come rito di ringraziamento per la grazia della pioggia.


La scultura del SS. Crocifisso in sosta dinanzi al portale della chiesa di S.Teresa.

Addobbo floreale della base processionale (particolare)


La processione comincia a sfilare. Sullo sfondo la chiesa di S.Teresa

Il transito sull’antico ponte di S.Teresa.






La recita del Rosario meditato, coordinato dall’Accolito Nicola Gioacchino Tatulli.



Una tradizione che si rinnova di generazione in generazione …



L’Amministrazione della Confraternita: Gaetano Frascella, Stefano Tuffo, Nicolangelo Persia.





Le confraternite aggregate: Misericordia, S.Antonio da Padova, SS. Rosario.


La processione in piazza Cavour.



Un momento di raccoglimento prima del rientro in chiesa: la litania della Passione recitata dai confratelli e dai portatori del SS. Crocifisso.



Ancora una volta, dopo una storia secolare di riti penitenziali per la grazia della pioggia, l’esperienza devozionale che gravita intorno al Cristo dell’Acqua è tornata ad intrecciarsi col vissuto cittadino per ricordare che i cittadini appartengono alla terra, che noi siamo depositari di una patrimonio devozionale e culturale senza tempo, che la nostra identità presente è nella voce e nei segni del passato.
Il Consiglio di Amministrazione della Confraternita SS.Crocifisso, nelle persone di Cosimo Damiano Dilettuso, Gaetano Frascella, Stefano Tuffo, Carmela Minenna e Mario Decaro, ringrazia il Padre Spirituale Sac. D.Ciccio Acquafredda, il viceparroco D.Ghionzoli, l’Accolito Nicola Tatulli, i confratelli tutti, i devoti, i portatori e quanti, con la loro testimonianza, dimostrano che si può CONTINUARE A CREDERE.

Testo di Carmela Minenna 
Foto di Carmela Minenna, Anna Fallacara, Saverio Caiati.

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