Costituisce un capitolo affascinante della storia pugliese quello delle tradizioni popolari, così varie e complesse e sempre pregnanti di contenuti simbolici e culturali. Tra queste, un posto preminente spetta alla festa patronale di Terlizzi nella specialità del culto devozionale verso la Madonna di Sovereto, che più caratterizza l’universo religioso della comunità e che culmina nel solenne rito processionale con il caratteristico e spettacolare Carro Trionfale di 22 metri d’altezza, su cui viene intronizzata e portata in trionfo l’antica icona della Santa Madre di Dio dai chiari stilemi iconografici di ascendenza bizantina. E’ una tradizione che si ripete dai primi decenni del ‘700 ed è legata al racconto popolare di origine antichissima, ma con uno sfondo storico, che narra del ritrovamento della sacra icona in una grotticella del bosco del “Sovero” nell’agro terlizzese, ma ad opera di un pastore bitontino, e della contesa sorta tra le due città circa l’appartenenza dell’icona e conclusasi con l’intesa di ricorrere al “giudizio di Dio”, così articolato e convenuto: l’icona sarebbe stata assegnata a quella città dove l’avrebbero recata sopra un carro agricolo due buoi delle rispettive città ad esso aggiogati e lasciati liberi sulla confluenza delle due strade direzionali verso l’una e l’altra località. Venne favorita Terlizzi tra il tripudio del popolo.
Nasce da questa storia piena di fascino e di mistero la festa patronale, chiamata “festa maggiore”, dai terlizzesi.
Don Gaetano Valente
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