giovedì 17 settembre 2015

A Terlizzi una mostra racconta il culto per i SS. Medici

di Francesco De Nicolo

Il cresciuto interesse sul fenomeno dell'associazionismo laicale ha spinto gli studiosi ad una indagine approfondita del patrimonio artistico, archivistico e etnoantropologico di proprietà delle Confraternite. A partire dall'ormai storica mostra "Confraternite, arte e devozione in Puglia dal Quattrocento al Settecento" (Bari, 1994) molti passi in avanti sono stati compiuti nel campo dell'acquisizione agli studi delle testimonianze di "arte confraternale". Esse sono testimonianze il cui valore, come è stato correttamente osservato, più che nel pregio artistico o nella notorietà dell'artista esecutore risiedeva, piuttosto, nell'«indice di devozionalità dell'immagine», ossia nella capacità di suscitare nei fedeli sentimenti di pietà, emozioni, aspettative miracolistiche (Gelao, 1994).
Nel solco di questi studi si inserisce oggi la mostra dal titolo "I Santi Cosma e Damiano: culto e miracoli. Segni di arte e devozione a Terlizzi", a cura dell'Associazione culturale "Vetus Passio" con la collaborazione della Confraternita Mater Gratiae – SS. Medici, allestita in via Piave n. 20 e aperta al pubblico dal 17 al 28 settembre.
Cimeli e simboli della Confraternita, come l'antico abito confraternale che prevedeva l'uso del cappuccio e il "paliotto" (cioè l'antico vessillo della congrega), sono esposti accanto a pregevoli manufatti artistici come gli antichi abiti dei simulacri dei SS. Medici: abiti a foggia "turca" (cioè corti fin sopra le caviglie) che si componevano di più parti tessute in lama in seta decorate con ricchi ricami in filo d'argento riproducenti motivi floreali.
Accanto a queste espressioni di committenza confraternale sono esposte anche testimonianze artistiche della devozione popolare: ex voto, "santini", statuette ecc. nonché fotografie d'epoca che documentano il culto verso i due Santi taumaturghi.
Tutto il materiale esposto ci accompagna nella (ri)scoperta di un culto molto sentito e vissuto come quello dei Santi Cosma e Damiano per il quale mancava, fino ad ora, una serie indagine storico-iconografica nel territorio di Terlizzi.

La mostra è stata fortemente voluta dall'Associazione culturale "Vetus Passio", che non è nuova in questo genere di iniziative vantando una consolidata esperienza nella realizzazione della mostra sulla Settimana Santa terlizzese. Essa è composta da: Mimmo Amorosini, Giacomo e Simone Angarano, Nella Aniello, Francesco De Nicolo, Luciano D'Aniello, Isa Pagano, Francesco Rubini e Cosimo Damiano Valente.

Testo di Francesco De Nicolo

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