martedì 14 aprile 2015

400 anni di passione per la Passione - La Settimana Santa ad Altamura

I riti della Settimana Santa in Puglia racchiudono in se momenti di spiritualità e spettacolarità.
 Le tradizioni, i riti, le preghiere, le invocazioni, le processioni della nostra terra hanno qualcosa di mistico, che difficilmente chi è nato in questi posti può dimenticare. Riti antichissimi e di forte suggestività scaturiscono dalla devozioni di gente anziana ed operosa che ha saputo trasmettere fino ai nostri giorni le stesse emozioni e la stessa passione con la quale, a loro volta gli sono state tramandate.
È grazie a questo che da 400 anni ad Altamura si rinnova l'appuntamento con i riti della Settimana Santa. 400 anni di passione per la Passione di Cristo.
Era il 1615 quando il canonico Giovanni Battista Massio fece erigere su un versante della città tra orti, oliveti e coltivazioni 14 cappelle da adibire al culto della Via Crucis. Il terreno prima scosceso poi ripido e in salita che arrivava, ed arriva ancora oggi, alla chiesa di S. Sepolcro, un tempo denominata chiesa della Pietà, permetteva al popolo devoto di immedesimarsi nella via dolorosa. Grossi scialli e mantelli avvolgevano i devoti che nel freddo pungente della Murgia a tarda sera attraversavano questo percorso, entrando nelle cappelle e soffermandosi sul mistero della passione. Lo stesso percorso alcuni anni più tardi fu il primo tragitto della processione dei 5 misteri dolorosi. Le statue lignee tardo seicentesche opera dei fratelli Altieri, raffiguranti il Cristo nell’orto, Cristo flagellato, Ecce Homo, Cristo porta-croce, Crocifisso e Cristo deposto, attraversavano questo cammino di penitenza. Con l'aggiunta di altre statue, negli anni successivi questa processione si trasferì dalla campagna al borgo antico fra le tortuose strade e gli stretti vicoli dove vede ancora oggi una folta partecipazione dell’intera cittadinanza. 
Durante la processione dello scorso 3 aprile si è pregato intensamente ricordando il 400° anniversario dell’inizio di questi riti in città. 
A coronare questo anniversario il Santo Padre Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria per mano del nostro Vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti, a tutti coloro che hanno partecipato alla solenne processione e hanno seguito tramite radio la via crucis trasmessa in diretta su un emittente radiofonica locale. Una processione seguita, partecipata e commovente ha attraversato la città, questa volta immedesimandosi in quei concittadini che 400 anni or sono, per primi hanno compiuto questi riti dal forte significato spirituale e religioso impressi e trasmessi per devozione e passione della Passione di Gesù Cristo. 






alcune delle cappelle superstiti della Via Crucis




I Repositori del Giovedì Santo nella chiesa di San Domenico e della Trasfigurazione


la tradizionale Pignata: preparato di aromi e profumi naturali, che portati ad ebolizione profumano ancor oggi alcune chiese per la visita agli altari della reposizione


alcuni altarini devozionali allestiti in alcune case 









O Crux Ave Spes Unica



Versa per gli occhi il core
in lagrime disciolto:
bacia quel freddo volto,
 e se lo strige al sen.























il clero con il Vescovo e alcune confraternite accompagnano il sacro corteo






il Terz' ordine dei Servi di Maria e la Vergine Addolorata chiudono il corteo processionale 






... al 25 Marzo 2016


                                                                               testo di Massimo Colonna
                                                foto di Massimo Colonna, Domenico Cagnazzi
                                                            Marianna Marroccoli, Teresa Partepilo

Nessun commento:

Posta un commento

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...