lunedì 13 maggio 2013

La festa della "Medonne du Tremelizze"

L'11 maggio di ogni anno, la città di Molfetta, in segno di gratitudine e di riconoscenza, festeggia la propria Patrona sotto il titolo di "Medonne du Tremelizze", Madonna del terremoto.
All'alba di quella data del 1560, molte città costiere della Puglia vennero svegliate da un potente terremoto che causò ingenti rovine e numerosissime vittime nei paesi interessati.
I molfettesi, riversatisi tutti nel borgo cittadino, in preda alla paura e a un forte senso di angoscia, si rivolsero tutti verso quel Santuario che, dal mare, volge la sua bianca facciata verso l'intera Molfetta, chiedendo implorante, l'intercessione della Vergine, Regina dei Martiri, affinché il terremoto non arrecasse danni e soprattutto vittime. La preghiera fu esaudita: Molfetta risultò indenne e nessun cittadino venne ferito. Il popolo, colmo di gratitudine, non solo volle far applicare l'effige della Madonna dei Martiri sullo stemma cittadino (che ancora oggi si può osservare in Via Piazza, dove anticamente era presente il seggio dei nobili), ma fecero il voto di onorare solennemente la Vergine il giorno 11 maggio di ogni anno.
Dopo oltre 450 anni, la tradizione continua: nei primi giorni di maggio, l'Icona della Madonna viene condotta in una delle tante parrocchie cittadine a turno, dove vi rimane fino alla data dell'11, quando, insieme alle eventuali confraternite e associazioni parrocchiali e al popolo, viene ricondotta processionalmente in Basilica. Al termine del pellegrinaggio, viene celebrata nel Santuario una Solenne Messa, presieduta dal parroco della chiesa ospitante, durante la quale quella stessa parrocchia offre l'olio che serve per tener accesa la lampada che durante tutto l'anno arde davanti l'immagine della Madonna.
Quest'anno, dal 4 all'11 maggio, la parrocchia di San Corrado, avente sede nell'antico Duomo di Molfetta, ha ospitato l'Icona della Vergine, con un programma particolare che ha portato l'Immagine in alcune piazze del centro storico, per la benedizione della Madonna ai residenti.
Una debole e brevissima pioggerella primaverile ha interessato un piccolo tratto della processione, ma nel complesso, un caldo pomeriggio soleggiato ha salutato la Vergine che è ritornata nella sua Casa!


L'Icona nel Duomo. Accanto, il simulacro della Madonna del Rosario di Pompei



Poco dopo le 17.30, inizia la processione. Partecipano le associazioni della Madonna dei Martiri e di San Francesco d'Assisi, aventi sede nella Basilica, quella del Cuore Immacolato di Maria della Cattedrale, della Madonna di Pompei e di Santa Lucia e la confraternita della Purificazione di Maria SS. del Duomo



Sulle note dell'inno "O fiore di Grazia gentile" della Madonna dei Martiri, l'Icona compare sull'uscio del Duomo





Un'edicoletta nel centro storico dedicata alla Patrona: Regina Martyrum
















L'olio offerto dalla comunità parrocchiale di San Corrado per la Madonna






















Una piccola sosta, di fronte all'edicola votiva del ricordo dello scampato pericolo del terremoto dell'11 maggio 1560: dopo la lettura della breve incisione, viene richiesta la continua protezione ed intercessione potente della Madonna dei Martiri sulla sua città.Salve Regina!



"IN RICORDO DEL MIRACOLO AVVENUTO LA NOTTE DELL'11 MAGGIO 1560 PER INTERCESSIONE DELLA VERGINE SS. LA CIVICA AMMINISTRAZIONE CONFERMA LA FEDE DEGLI AVI RIEDIFICA IL SACELLO ASSECONDANDO IL VOTO POPOLARE 1957." Nell'immagine, la Madonna dei Martiri centrale protegge la città sottostante; alla sinistra compare il Patrono San Corrado, alla destra San Nicola.


All'ingresso del Viale dei Crociati che porta alla Basilica


Si scorge il Santuario della Madonna





Intanto la Basilica, già colma di gente, attende il ritorno della Vergine. Il simulacro ligneo della Patrona, opera dello scultore napoletano Giuseppe Verzella, è esposto sul trono per il mese a Lei dedicato.







"Al supplicante popolo,
sorridi dolce e pia
volgi lo sguardo o Vergine
a nostr'anime afflitte...
Ave Maria!"









 
Foto e testo di Maria Cristina Roselli

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