martedì 9 luglio 2013

Miracolo dei Principi, San Corrado di Baviera: la Festa esterna del Patrono molfettese

Si è rinnovato l'appuntamento dei molfettesi con il Santo Patrono della Città e della Diocesi, Corrado di Baviera, l'eremita distinto per l'umiltà e la povertà che hanno caratterizzato la sua vita terrena.
Molfetta lo celebra solennemente il giorno 9 febbraio, Festa Patronale cittadina (oltre la ben più nota festa dell'8 settembre, dedicata alla Patrona Maria SS. dei Martiri), giorno in cui si ricorda la traslazione del corpo del Santo dalla grotta di Modugno, dove morì, al Duomo cittadino, dedicato al Santo. E' la Festa Liturgica, durante la quale il prezioso busto reliquiario argenteo contenente il cranio del Santo viene solennemente esposto in Cattedrale per le celebrazioni in suo onore e in serata, a cura del Comitato Feste Patronali, viene acceso il caratteristico "Falò di San Corrado", attorno alla quale tutti possono riscaldarsi nella fredda serata di febbraio e sentire la bassa musica che intona canti di festa.
La Festa esterna, invece, si tiene come da tradizione nella seconda domenica di luglio, in quanto si ricorda la traslazione del corpo e del busto argenteo dal Duomo all'attuale Cattedrale di Maria SS. Assunta, avvenuta il 10 luglio del 1785.

Ai giorni d'oggi, la festa esterna ha perso parecchio della sua antica solennità. Un tempo si allestivano imponenti luminarie che lasciavano i molfettesi e chiunque fosse accorso in città per l'evento, senza parole. Gli anziani ricordano bene i solenni festeggiamenti e lo sfarzo passato, ma con il tempo, a causa di problemi economici, si era pensato di ridurre le spese per la festa del Patrono per poter assicurare la grandiosa festa settembrina nei confronti della Patrona, verso la quale tutti i molfettesi riservano un grande amore e una forte devozione. E così San Corrado pian piano stava "passando di moda".

Fortunatamente, lentamente sta risorgendo il culto verso questo importante Santo per i cittadini molfettesi, un Santo invocato nei periodi di siccità e che, attraverso la processione con il suo busto argenteo, ha garantito una abbondante pioggia per i campi; un Santo che nel 1529, quando le truppe francesi erano intenzionate a saccheggiare Molfetta, comparve sulle mura cittadine, insieme alla Compatrona e a San Nicola, urlando e svegliando gli abitanti e mettendo in fuga gli invasori; un Santo che, il 7 aprile del 1832, sotto il pontificato di Gregorio XVI, venne solennemente canonizzato, quando gia da secoli i cittadini di Molfetta lo invocavano a gran voce proclamandolo speciale Protettore e Patrono.

Lo sfarzo di un tempo non è stato raggiunto, ma non è questo che conta: conta invece il fatto che piano piano, San Corrado "sgomitando" sta lentamente riappropriandosi del suo posto nel cuore di Molfetta, di quei cittadini che partecipano alla Novena, al Triduo, al Pontificale, al Falò, alla Processione; quei cittadini che continuano a lamentarsi perchè non vedono soddisfatto il loro desiderio di una festa più importante e solenne, all'altezza del grande Patrono; quei cittadini che, con le loro idee e i loro contributi, possono essere decisivi per migliorare la festa, per farla sentire da tutto il popolo e soprattutto, per portare San Corrado nel cuore di quei molfettesi che forse, ancora oggi, non sanno che possono contare su un alleato prezioso come lui.

Vi propongo le immagini della festa esterna di quest'anno, svoltasi nella prima domenica di luglio, il giorno 7, preceduta dal Triduo.

Aspettando il Triduo in Cattedrale
 



Il dipinto del pittore molfettese Corrado Giaquinto custodito in Cattedrale, rappresentante l'Assunta e, in basso a sinistra, San Corrado
 

Le luminarie presso la Cattedrale
 

L'inizio della processione

Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo

Confraternita di Maria SS. del Buon Consiglio

Confraternita di Maria SS. del Monte Carmelo


Confraternita della Purificazione di Maria SS e della Visitazione

Confraternita di Maria SS. di Loreto

Confraternita dell'Immacolata Concezione

Confraternita di Sant'Antonio da Padova

Arciconfraternita della Morte e di Santo Stefano




























 





  "Miracolo dei Principi, modello dei Religiosi, immagine limpida dei pellegrini
e degli eremiti, glorioso San Corrado, noi ti onoriamo
e ti scegliamo come nostro
PATRONO e PROTETTORE" 














Foto e testo di Maria Cristina Roselli

venerdì 5 luglio 2013

La Madonna del Carmine a Corato

Il simulacro portato in processione
 Il culto della Madonna del Carmine a Corato è legato alla Confraternita Maria SS. del Monte Carmelo, risalente, probabilmente, al XVII sec.
E' oggi questo uno dei sodalizi più numerosi della città di Corato contando, tra confratelli e consorelle circa 800 iscritti. Attualmente la Confraternita è guidata dal priore Iannone Filippo a cui è affidata la gestione della rettoria del Carmine e delle 12 cappelle cimiteriali.
Alla Confraternita del Carmine, che unisce al culto verso la Madonna anche quello per i Santi Medici Cosma e Damiano, è riconosciuto il diritto, attribuitole nel 1812 da parte del Capitolo coratino, di trasportare a spalla - alternandosi con la Confraternita di S. Giuseppe - la statua argentea di S. Cataldo. Infatti la congrega contribuì economicamente assieme, ai fedeli più possidenti, per la realizzazione del busto.
La confraternita ha sene nella chiesa di Santa Maria del Carmine, edificio realizzato nella seconda metà del XVIII secolo e risistemato negli anni Trenta del Novecento, come conferma la data del 1936 rilevabile sul portale secondario che si affaccia su via Filangieri.

La rettoria

Nel paramento murario, a bugnato rustico, si apre un semplice portale architravato, mentre la parte alta della facciata, terminata in tempi più recenti, ha un coronamento a timpano.
 L’interno, di non grandi dimensioni, ha conservato l’aspetto originario, anche se la coloritura degli intonaci è di fine '900. La chiesa, a navata unica, coperta a botte unghiata, è movimentata dalla presenza di tre cappelle per lato. Termina con un'ampia abside su cui vi è la nicchia contenente la statua della Madonna del Carmine. La statua portata in processione è però un'altro manichino vestito, databile al XVIII sec., conservato durante il corso dell'anno nei locali della confraternita.
L'organo
Uno degli arredi più importanti della chiesa è il pregevole organo realizzato nel 1760 dall'organaro barese Pietro De Simone. Esso è collocato sulla cantoria posta sulla controfacciata e sovrastante l'ingresso dell'edificio.
Per quanto riguarda le celebrazioni religiose, la Novena in onore di Maria SS. Del Monte Carmelo avrà inizio domenica 7 Luglio  alle ore 18:30 con la Celebrazione Eucaristica officiata da Frà Marco Morelli della Fraternità Francesca di Betania – Terlizzi.
Il giorno 16 Luglio ci sarà la Celebrazione Eucaristica che verrà celebrata da Mons. Savino Giannotti con la presenza delle Autorità Civili e Militari.
Alle ore 20:00 ci sarà la processione del simulacro di Maria SS. Del Monte Carmelo lungo il corso cittadino di Corato.

Statua conservata sulla nicchia dell'altare maggiore



Testo e foto di Pasquale Diasparra
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