mercoledì 30 gennaio 2013

Bitonto - Conferenza “Militia Christi all’alba del terzo millennio”

Dalla Delegazione Bitontina dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa riguardante la Conferenza "Militia Christi all'alba del terzo millennio" che si terrà Venerdì 1 febbraio alle ore 18.30 presso il Palazzo di Città.


Una missione di solidarietà basata sulla fede in Cristo e sulla donazione di sé agli altri
Quando presenziano alle manifestazioni religiose, agli eventi, alle iniziative benefiche, in tanti si chiedono chi siano gli uomini e le donne vestiti con il grande mantello crociato e quale sia il loro ruolo nella società contemporanea. Da più parti è stata posta la domanda se gli ordini equestri, di antichissima fondazione, abbiano un significato nel mondo occidentale moderno anche alla luce dei profondi e decisivi cambiamenti del vivere. Invero, il richiamo agli impegni antichi come le crociate o le battaglie per liberare il Santo Sepolcro dall’invasore infedele troppo spesso, viene strumentalizzato per opporre l’anacronismo degli ordini cavallereschi. Da tempo però, è sempre più massiccio l’impegno, anche in termini comunicativi, per dimostrare non solo la assoluta contemporaneità dell’azione attuale degli ordini equestri ma anche e soprattutto il loro impegno continuo al servizio degli obiettivi originari che si posero alla loro nascita: difendere la libertà religiosa e ancora prima la dignità umana. I due principali ordini presenti in Italia, l’Ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro e l’Ordine dei Cavalieri del S.O. di Malta, parallelamente conducono la loro azione al servizio della società. I primi impegnati in importanti azioni a sostegno della chiesa e dei più poveri nei luoghi della terra santa, oggi martoriata da guerre e vessazioni e i secondi impegnati sul territorio italiano con servizi di assistenza e sostegno ai più bisognosi. Si tratta, come amano affermare spesso, di una vera e propria “vocazione”, che nasce dalla consapevolezza che la sopravvivenza di una comunità cristiana nella Terra di Gesù, riveste un ruolo fondamentale nella difesa delle radici stesse del Cristianesimo. In pochi anni i cristiani di Terra Santa sono passati dal 13% al 3% del totale della popolazione. Questi hanno come riferimento 58 parrocchie sotto la guida pastorale del patriarcato di Gerusalemme a cui è delegata la cura e la salvaguardia dei luoghi del Vangelo. Ed è proprio a queste realtà che guardano i Cavalieri del Santo Sepolcro, chiamati a sostenere l’onere dell’attività caritativa senza aspettarsi gratificazioni; un personale atto di apostolato missionario che comporta un impegno assiduo e duraturo, comprensibile solo alla luce della fede in Cristo. In nome di tale impegno l’Ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro e l’Ordine dei Cavalieri del S.O. di Malta sono gli unici riconosciuti dalla Santa Sede e sottoposti alla protezione del Santo Padre, a cui i cavalieri si sottopongono in assoluta fedeltà. Lo spirito di donazione e servizio dunque quello che anima i cavalieri del terzo millennio. Non più spade ma sorrisi e spirito di carità a sostegno dei più deboli e dei più bisognosi anche in quelle zone, come la Palestina, da decenni vittima di soprusi e vessazioni. Ed è questo lo spirito che i cavalieri moderni propongono alla collettività per farsi conoscere e dimostrare di essere a pieno titolo “nel mondo” ipertecnologicizzato post industriale. In questo solco la Delegazione di Bitonto dei Cavalieri del Santo Sepolcro e la Delegazione di Puglia e Lucania dei Cavalieri del S.O. di Malta hanno organizzato a Bitonto, con il coordinamento del Delegato di Bitonto dei cavalieri del Santo Sepolcro, dott. Michele Naglieri una conferenza proprio sul tema: “La Militia Christi, all’alba del terzo millennio”, venerdì 1 febbraio 2013, presso il Palazzo di Città – Bitonto - alle ore 18,30. 
All’evento hanno assicurato la partecipazione il Luogo Tenente per l’Italia Meridionale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro Gr. Uff. Dr. Rocco Saltino, il Delegato per la Puglia e la Basilicata dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, Marchese Giulio Maria de Luca di Melpignano, e Mons. Luigi de Palma, cappellano conventuale ad honorem della delegazione di Puglia e Lucania del S. Ordine di Malta e Priore della Delegazione di Molfetta dell’Ordine Equestre del S.S. di Gerusalemme. 
Sarà un’occasione per confermare ma anche per raccontare come divenire “cavaliere” o “dama” sia davvero una scelta di vita che si fonda sulla “essenza” e non sull’”apparenza”, l’essenza che ciascuno di noi deve riconoscere nell’altro.

Foto di Domenico Ferrovecchio

1 commento:

  1. mi dispiace ma io non ho mai avuto simpatie o curiosità per questa organizzazione se così si può chiamare.
    Da piccolo mi facevano paura e da grande mi è rimasta questa diffidenza totale nei loro confronti.
    Desolato se qualcuno si sia offeso ma è un mio punto di vista.

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Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

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