giovedì 3 dicembre 2009

L'ORIGINE TERLIZZESE DI "TU SCENDI DALLE STELLE"

L'ORIGINE TERLIZZESE DI "TU SCENDI DALLE STELLE"



La nenia Natalizia o Pastorale, articolata in schemi poetici molto semplici sul tema della Natività, si ispira alle cantilene che le mamme cantavano ai propri figli.

Tra le tante nanie, per la sua universale popolarità e per i sentimenti che suscita, occupa un posto di rilievo quella da litolo Tu scendi dalle stelle da tutti attribuita a S. Alfonso.

La Nenia Natalizia Terlizzese o Pastorella, secondo gli studi dello storico Mons. Gaetano Valente, è più antica di Tu scendi dalle stelle.

Essa si snoda come un dolce dialogo amoroso tra un gruppo di pastori e il Divino Bambino.

La Nenia viene e veniva cantata durante la novena di Natale.

Oggi la novena si svolge in pomeriggio inoltrato, un tempo invece, si teneva la mattina all'alba, per consentire ai contadini di parteciparvi prima del loro lavoro nei campi e ai bambini prima di andare a scuola.



Qui le il testo della Pastorella Terlizzese scritto da Mons. Felice de Paù



Cantiamo, olà, pastori, sulla capanna,

al pargoletto Dio la ninna nanna:

Bambinello vezzosetto,

dolce Re della pietà.

Sulla capanna,

cantiamo, olà! pastori,

la ninna nanna.



Ritornello:

Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 2 -

Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo

e vieni in una grotta, al freddo, al gelo.

O bambino mio divino,

io ti vedo qui, a tremar,

o Dio beato!

ah! quanto ti costò

l'avermi amato!



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 3 -

A te che sei del mondo il Creatore

mancano panni e fuoco, o mio Signore.

Caro eletto, Pargoletto,

quanto questa povertà

più m'innamora,

giacchè ti fece amor

povero ancora!



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 4 -

Tu che felice sei nel divin seno,

perchè vieni a penar su questo fieno?

Dolce amore del mio cuore,

dove amor ti trasportò?

O Gesù mio,

perchè tanto patir

per amor mio?



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 5 -

Ma se volesti tu tanto patire,

perchè or pianger vuoi, perchè vagire?

Sposo mio, amato Dio,

mio Gesù, t'intendo, sì!

Ah! mio Signore!

Tu piangi non per duol,

ma per amore!



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 6 -

Tu piangi nel vedere che il Tuo bel foco,

in mezzo a tanti cuori arde si poco.

O diletto del mio petto.

se già un tempo fu così,

or Te sol bramo.

Caro, non pianger più,

ch'io t'amo, t'amo!



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





- 7 -

Ma dorme già il Bambino,

ma intanto il core

non dorme, no, ma veglia in tutte l'ore!

Verginelle e pastorelle,

ecco dorme il Dio d'amor.

Deh! non destate,

cessate di cantar

la ninna nanna.



Pastorelle e verginelle,

su, cantiamo al Dio d'amor,

al Bambino del nostro cuor,

sulla capanna:

<>.





Qui il link con la completa faccenda scritta da Gaetano Valente



Nessun commento:

Posta un commento

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...