Il culto e la devozione del popolo altamurano verso Maria è confermato dalla moltitudine di chiese e cappelle dedicate ad alcuni titoli con cui Maria viene festeggiata durante l'anno liturgico.
Ad Altamura, grosso centro della provincia di Bari, la devozione verso la Madonna è radicata da diversi secoli, prima con quello dell'Assunta e successivamente con Maria SS. del Buoncammino.
Nella prima metà del 1700 nella contrada Tufara, sulla via per la Mena che collegava Altamura a Bari e che sulla sinistra affianca il Pulo, esisteva un edicola votiva situata tra le boscaglie e i terreni pietrosi della Murgia, in quei secoli ricoperta da pericoli e insidie a causa dei predoni.
Il contadino altamurano con il proprio traino, prima di intraprendere quel percorso si fermava davanti all' edicola e pregava fervidamente la Madonna affinchè potesse fare un "buon cammino".
Nel 1747 il Can. Gianbattista Nicolai vi edificò una cappellina in quel luogo e probabilmente a quell' anno risale l' affresco raffigurante la Vergine.
Nel 1844 il Can.Tommaso Carlucci ingrandì la cappellina dotandola di una porta laterale e di uno spioncino per poter pregare la Madonna senza entrarvi, inoltre si collegò la via per la Mena a via Bari per facilitare la fruibilità. L' ultimo adattamento fu effettuato dai Barnabiti nel 1965 e la cappellina diventò la chiesa che ancora oggi possiamo ammirare.
La facciata del Santuario |
Intorno alla prima metà dell '800 si sentì la necessità di realizzare una statua della Madonna che sin dagli inizi era invocata come "Madonna del Buoncammino", proveniente probabilmente da Lecce con mani, tesa e piedi in cartapesta e rivestita di ricchi abiti ricamati e manto azzurro.
Il culto era diffusissimo in città e così quando le calamità si abbattevano sul territorio la popolazione si recava al Santuario per trasportare la Madonna in città affinché li soccorresse. Era una processione penitenziale, infatti la statua era portata a spalla con un incedere lento e a piedi scalzi e con grossi ceri, accompagnata da canti e preghiere ed osipitata in Cattedrale dove vi era un interrotto di digiuni e invocazioni.
Quando la calamità cessava il popolo riconoscente riportava il simulacro al Santuario.
A fine annata agraria e quindi ad agosto si pensò di ringraziare la Madonna. Perciò, ogni anno, la domenica successiva alla festa patronale del 15, la Madonna fa il suo ingresso in città. Da diversi secoli or sono, la processione è preceduta dall' asta della bandiera. Il corteo festante parte dall'incrocio fra via Bari e via Mura megalitiche per arrivare fino alla basola in pietra posta a piazza Unità d'Italia (porta Bari). Il cammino in salita è accompagnato da un rullio di tamburi e dalle offerte dei devoti che vogliono aggiudicarsi la bandiera in segno di devozione. Questa viene aggiudicata all'ultimo partecipante che ha offerto la cifra maggiore. L'aggiudicatario partecipa alle tre processioni della Madonna e conserva la bandiere per tutto l'anno fino alla successiva asta.
L'interno |
Al termine dell'asta, dal Santuario parte la cavalcata in costume che scorta il carro dove è intronizzata la statua di Maria SS. del Buoncammino trainato da due coppie di buoi; un tempo invece il carro era tirato a mano da gruppi di devoti con grosse funi.
Arrivato a porta Bari il sindaco porge il saluto alla città e consegnando le chiavi della città nelle mani della Madonna da inizio al periodo delle feste in suo onore. Poi la processione continua facendo il giro dell'estramurale per ritornare poi a tarda serata nel duomo.
Fino al 1923 la statua era accolta nella chiese di S. Domenico o di S. Teresa. Eccezionalmente nel 1920 fu accolta in Cattedrale per ricordare i caduti di guerra ed in quell'occasione fu realizzata la bandiera detta "dei combattenti" ricamata dalle suore clarisse.
Nel 1923 il capitolo Cattedrale accordò il permesso che la statua da allora fosse accolta in Cattedrale.
Fino a qualche anno fa, nell'antivigilia della festa di settembre, la Madonna era portata nel convento di S. Chiara affinchè anche le suore potessero salutare la loro Mamma celeste ed in quell'occasione con un rito di profonda spiritualità rivestivano la Madonna con gli abiti sontuosi della festa che si sarebbe svolta duegiorni dopo. Oggi questo rito è compiuto dalle donne che sono state presidente dell' associazione femminile almeno per un anno.
La festa di settembre è una seconda Festa Patronale della città preceduta dalla novena. Per l' occasione si stila un ricco programma di festeggiamenti con la solenne processione. La terza domenica di settembre un ultima processione a carattere penitenziale riaccompagna la Madonna al Santuario fra la commozione dei fedeli, particolarmente quando la Madonna si ferma sotto l' arco di porta Bari rivolta verso il centro antico quasi a salutarlo per l' accoglienza e per rassicuralo che ritornerà ancora una volta nella sua città.
Poi il "pellegrinaggio" riprende facendo una sosta nell' ospedale e poi nello spiazzale del suo Santuario dove una celebrazione eucaristica conclude i festeggiamenti.
L'icona |
Il 5 settembre 1954 durante il congresso mariano cittadino il cardinale Aloisi - Masella incoronò la statua della Madonna e del Bambinello con delle corone realizzate con l'oro donato nel corso dei secoli come ex-voto e fuso alla presenza dei fedeli nel duomo. Queste furono benedette direttamente da papa Pio XII. Nella stessa circostanza la città di Altamura fu consacrata al patrocinio di Maria SS. del Buoncammino. Quest'anno la diocesi di Altamura sta rivivendo il congresso eucaristico che terminerà i primi di ottobre e si prepara a vivere per circa un mese i festeggiamenti della sua seconda "Patrona".
Preghiera alla Madonna del Buoncammino:
O VERGENE DU BONGAMINE,
AI PID VOSTE IJE M'INGLINE,
VU SITE LA GRANDE SIGNORA DE L' ANEME AFFLITTE E SCUNZELEITE,
NAN ' MBORTE CA SO'GREIT, EPPUR TU M'AIUTE
GESU' NOV MIS NEL TUO SENO,
LU PURTAST LU PARURIST E LU ALLATTST, LU BELL BAMBIN.
FAMME LA RAZZJE MARAI SANDISSMA DU BONGAMINE
MARIA SANDISSIMA DU BONGAMINE
Antica preghiera in dialetto altamurano recitata per chiedere grazie a Maria.
Testo e foto di Massimo Colonna
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