Apriamo con queste immagini il primo dei tre album dedicati alla Festa Maggiore che si è tenuta nei giorni 2 - 4 -5 agosto a Terlizzi.
Giovedì 2 agosto c'è lo spostamento del Carro Trionfale dal "Lamione" all'inizio della villa di Viale Roma.
Tanta la partecipazione come ogni anno.
Qui di seguito i nostri scatti.
La banda "A. Gisonda" |
Il timone prima di essere attaccato al Carro |
Testo di Francesco De Nicolo
Foto di Francesco De Nicolo e Maria Cristina Roselli
ragazzi secondo me la festa terlizzese meriterebbe di essere conosciuta meglio.
RispondiEliminaLe origini,il perchè del carro ecc,
Io sono completamente ignorante e a riguardo ricordo solo l'odore della buona carne e la spettacolarità del carro.
Mi vergogno un po.
Per piccoli cenni sullo svolgimento della Festa Maggiore, inviterei alla lettura di un vecchio post del nostro blog: http://vociecoloridelsud.blogspot.it/2010/08/piccoli-accenni-alla-festa-maggiore.html
RispondiEliminaIl Carro Trionfale invece, rappresenta il "mezzo" attraverso il quale l'icona della Madonna di Sovereto è giunta a Terlizzi. La tradizione narra che l'icona venne trovata in territorio terlizzese (Sovereto) da un pastorello bitontino, grazie alla sua pecorella che, un giorno, rimase bloccata in un punto, dove era celata l'Immagine della Vergine, destando l'attenzione del bambino. Dopo il ritrovamento, a causa delle controversie sorte tra le due città limitrofe Terlizzi e Bitonto sul possesso della preziosa Icona, si pensò di porre la stessa su un carretto trainato da due buoi, uno terlizzese e l'altro bitontino, e posto al bivio tra le due città in questione. Ovviamente il carro prese la direzione di Terlizzi, dove tutt'ora si venera Maria SS. di Sovereto come Compatrona (insieme a San Michele Arcangelo e alla Madonna del Rosario). Inoltre la tradizione vuole che il bue terlizzese abbia colpito con una delle sue corna, l'occhio del bue bitontino, per questo le due teste degli animali sono rappresentate alla base del carro, e il corno del bue terlizzese è macchiato di sangue, come l'occhio del bue bitontino.
grazie di cuore Maria cristina
RispondiEliminaMa mi sbaglio ho i due buoi c'erano anche per san corrado a Molfetta/modugno?
Mi sa che dovremmo ringraziare questi animali almeno la disputa è stata pacifica in entrambi i casi.
Esattamente. Anche in questo caso si è trattato di due buoi, e non è finita qui! Stessa storia è accaduta anche per il SS. Crocifisso di Auricarro, Patrono di Palo del Colle, rinvenuto in una campagna del territorio palese ma di proprietà di un torittese. Stessa contesa tra Palo e Toritto, si è risolta pacificamente con l'ausilio di un carro e due buoi, che hanno decretato la "vittoria" di Palo del Colle. Sono sicura che esistano altre storie simili nella nostra Puglia e non solo...!
RispondiEliminaMaria Cristina sei troppo forte,
RispondiEliminagrazie per quest'ultima informazione che ci ha fatto sorridere molto.
Vi abbracciamo con enorme stima.
P.S. non so cosa sia successo negli altri casi ma il bue terlizzese è il più furbo di tutti.
Grazie mille a tutti voi!
RispondiEliminaC'è ancora molto da scoprire sulle tradizioni dei nostri paesi... piano piano ci stiamo informando su parecchie cose. E ci fa piacere condividere quel poco che sappiamo con chi è realmente interessato, come voi tutti!