mercoledì 17 ottobre 2012

16 settembre 2012 - La processione dell'Addolorata a Taranto

A un mese di distanza, pubblichiamo le foto della Processione dell'Addolorata svoltasi a Taranto. La festa settembrina, popolarmente nota come "festa grande" è organizzata, come da tradizione, dall'omonima confraternita ( fondata nel 1777 e avente sede nella Chiesa di S. Domenico Maggiore, nel centro antico della città), che organizza anche la famosissima e seguita processione dell'Addolorata il Venerdì Santo. A differenza però della Settimana Santa, durante il Settenario di settembre e la processione indossa un abito riccamente ricamato e una corona d'argento sul capo, nonchè il cuore in argento trattenuto nella mano sinistra. La processione, iniziata alle ore 18.00, è stata accompagnata dall'Orchestra Sinfonica di Fiati "Davide Delle Cese" di Bitonto, diretta dal M° Vito Vittorio Desantis,che si è fatta molto apprezzare per il suo impeccabile servizio musicale. A promuovere la loro presenza a Taranto è stato anche il dott. Andrea Lovascio, presidente dell'Associazione Culturale "Passionem Tradere", che da sempre sostiene e incentiva  ogni attività del complesso bandistico. Ecco di seguito un ampio reportage, dall'uscita al rientro in chiesa, intorno alle 21.45.
L'Orchestra Sinfonica di Fiati "D. Delle Cese" assieme alla delegazione bitontina giunta in visita a Taranto

Subito dopo la recita dei Vespri, è iniziato la solenne processione per il centro storico della città


Apre la processione un confratello con una campanella per annunciare il cammino di preghiera






















L'amministrazione

La processione giunge davanti alla Cattedrale di San Cataldo













La medaglia dei confratelli 














Il Complesso bandistico "G. Paisiello" - Città di Taranto, diretto dal M° Prof. Vincenzo Simonetti apre la processione

Spettacolo pirotecnico a cura della Ditta del Cav. Friscira Pierdaniele di Taranto











Luminarie a cura della Ditta Vincenzo Memmola di Francavilla Fontana










Il rientro nella chiesa di S. Domenico









Foto e testo di Domenico Ferrovecchio

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