Il 2 luglio scorso la città di Matera ha solennemente festeggiato la sua Patrona: la Madonna della Bruna. Antichissima è l'origine di questa devozione nella città dei Sassi, affondando le radici nel Medioevo, allorquando un pastore rinvenne, nell'agro chiamato Piccianello, una icona raffigurante la Vergine. Il titolo mariano venerato a Matera deriva, secondo la tradizione più consolidata, dal monte Hebron, luogo in cui avvenne l'incontro evangelico tra la Madonna e la cugina Elisabetta. Lo stesso 2 luglio, prima della riforma che spostò la festività al 31 maggio, ricorreva la festività della Visitazione. Un racconto popolare spiega le origini del rituale dello straccio del carro. Si racconta che, a seguito di un attacco
saraceno, i materani avessero nascosto l'immagine della Madonna in un carro. Al
momento della capitolazione, poi, avessero preferito distruggere loro stessi il
carro piuttosto che farlo cadere nelle mani degli infedeli. Da allora ogni anno viene allestito un artistico carro in cartapesta: il Carro Trionfale.
I festeggiamenti patronali iniziano il primo mattino del 2 luglio con la S. Messa e la processione dei pastori e la cavalcata in costume. Verso mezzogiorno la statua della Madonna, detta coraggiosa, scortata dai cavalieri, viene condotta in carrozza presso la parrocchia dell'Annunziata in rione Piccianello.
Da questa chiesa, alle ore 18.00, la Madonna viene condotta in processione sino alla vicina Piazza Carro Trionfale dove è parcheggiato l'artistico carro in cartapesta.
Alle 19.00 circa il carro è stato trainato, a forza di braccia, sino innanzi alla chiesa dell'Annunziata in attesa dell'arrivo dei muli.
Una volta arrivato il Vescovo, la banda musicale e i cavalieri a cavallo, alle 20.30 circa ha avuto inizio la processione del Carro.
Qui di seguito il nostro reportage fotografico.
Da questa chiesa, alle ore 18.00, la Madonna viene condotta in processione sino alla vicina Piazza Carro Trionfale dove è parcheggiato l'artistico carro in cartapesta.
Alle 19.00 circa il carro è stato trainato, a forza di braccia, sino innanzi alla chiesa dell'Annunziata in attesa dell'arrivo dei muli.
Una volta arrivato il Vescovo, la banda musicale e i cavalieri a cavallo, alle 20.30 circa ha avuto inizio la processione del Carro.
Qui di seguito il nostro reportage fotografico.
Piazza Vittorio Veneto |
Le gradinate della chiesa di S. Lucia già affollate di gente in attesa dell'arrivo del Carro previsto per le ore 22.30 (la foto è stata scattata alle 17.00 circa) |
Piazza Vittorio Veneto e Piazza S. Francesco, per motivi di sicurezza, vengono recintate con barriere metalliche |
Caratteristica di molti locali materani è esporre, come veri e propri trofei, nelle proprie vetrine resti, particolari o frammenti strappati dal carro trionfale nelle precedenti edizioni della festa. |
Statuette della Madonna dell Bruna |
Panorama sui Sassi |
Il Duomo della Madonna della Bruna |
Si intravedono le luminarie di piazza Vittorio Veneto |
Ore 18.00 circa in piazza Carro Trionfale
Il maestro cartapestaio Andrea Sansone trasporta un angelo, per posizionarlo sul carro |
Il Carro del 2013 ha come tema il 50° anniversario del Concilio Vaticano II |
La Madonna viene sollevata sul suo trono |
La partenza del Carro
I devoti tirano il carro con robuste funi |
Il carro viene posizionato davanti alla chiesa dell'Annunziata in rione Piccianello |
I muli vengono condotti al Carro |
Al centro il cocchiere del carro |
Alle ore 20.00 circa i Cavalieri, la banda e il vescovo raggiungono il rione Piccianello per l'inizio della processione.
Il Vescovo da inizio alla processione |
Ore 20.30: inizio della processione
Il Carro raggiunge piazza Vittorio Veneto |
Dopo aver accompagnato la Madonna della Bruna fin in piazza San Francesco e dopo aver effettuato i tradizionali tre giri intorno alla piazza (quest'anno sono stati 5 giri), il carro ridiscende Via del Corso per tornare in Piazza Vittorio Veneto dove avverrà lo strappo.
I concitanti momenti dello strappo |
Quello dello strappo è un momento dal forte impatto emotivo. Soprattutto i più giovani si lanciano letteralmente all'assalto dell'artistico carro in cartapesta per accaparrarsi il proprio trofeo, considerato quasi una reliquia.
Del bellissimo carro di cartapesta, frutto di mesi di progettazione e lavoro, in pochi istanti, non rimane che un rudere.
Anche il nostro collaboratore Massimo Colonna è riuscito a strappare e portare a casa alcuni frammenti del carro 2013. Beato lui!
Testo di Francesco De Nicolo
Foto di Francesco De Nicolo e Massimo Colonna
N.b. per ragioni di spazio le foto sono state ridimensionate e ridotte di qualità
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