Alle 18.00 il portale della Chiesa del Purgatorio si spalanca per dare avvio alla processione del Venerdì Santo, l'ultima delle 3 processioni che conclude di fatto i riti della Settimana Santa nella città dell'olio.Vengono portate in processione dall'Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio la "Culla" in legno e oro zecchino del 1881 con il Cristo Morto; l'Addolorata, opera dello scultore napoletano Gennaro Franzese, circondata da 101 candele poste in duplice fila intorno alla base; una copia della Sacra Sindone del 1646 portata su un supporto a mano dai confratelli del Suffragio; il trofeo floreale con il Legno Santo, due schegge del Sacro Legno della Croce, una delle tre parti (le altre due si troverebbero a Roma e a Gerusalemme) in cui era stata divisa la Santa Croce che, secondo la tradizione, Elena, madre dell'imperatore Costantino, era riuscita a prelevare a Gerusalemme. Queste schegge furono donate dall'arcivescovo di Siponto e Manfredonia, Mons. Giovanni de Lerma, nel 1711 e sono racchiuse da una grande croce d'argento e cristallo. Ecco di seguito un ampio reportage sulla processione, dall'uscita sino al rientro in Chiesa intorno all'1.30 del Sabato Santo.
Apre la processione la Bassa Musica "Città di Bitonto" e il gonfalone dell'Arciconfraternita. Seguono gli stendardi delle confraternite bitontine partecipanti alla processione
Il Trofeo floreale del Legno Santo, la cui realizzazione è affidata a un grande depositario di questa tradizione, l'artigiano Franco Romano, varia di anno in anno. Quest'anno il progetto richiama un tempietto stile indiano, realmente esistente nell''India Settentrionale e nasce dalla volontà di sottolineare la fratellanza tra i popoli.
Eccezionalmente anche quest'anno,come il precedente, la processione ha attraversato subito dopo l'uscita Piazza Cattedrale, dove le 3 bande cittadine si accodano alla rispettiva immagine: la banda "Davide Delle Cese" ha accompagnato il Cristo Morto; la banda "Antonio Planelli" l'Addolorata; la banda "Tommaso Traetta" il Legno Santo. Infatti,a causa dei lavori di ripavimentazione di Piazza Cavour, anche quest'anno la processione non ha potuto fare il tradizionale giro di piazza.
La processione in Via Maggiore, nel centro storico
Sosta dell'Addolorata. Viene eliminata la cera in eccesso e riaccese le candele per alleggerire il carico dei portatori.
"Tu che passi per la via
vedi e dì se mai fu pena
sì crudel come la mia,
e se puoi tu il pianto frena:
sei da tutti abbandonata,
Madre santa desolata!"
Conclude la processione l'amministrazione comunale
Ore 1.15 circa: la processione fa rientro nella Chiesa del Purgatorio. Grande la commozione di tutti i presenti, portatori, bandisti, fedeli...un altro Venerdì Santo è terminato !
Testo e foto di Domenico Ferrovecchio
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