giovedì 13 giugno 2013

Grumo Appula in festa per la sua Patrona Maria SS. di Monteverde

Simulacro di Maria SS. di Monteverde
Anche quest'anno la Città di Grumo Appula, alle porte di Bari, ha reso omaggio alla Sua Patrona Maria SS. di Monteverde organizzando in Suo onore Solenni Festeggiamenti civili e religiosi che durante i giorni di festa hanno richiamato nella cittadina barese numerosi fedeli giunti dai paesi limitrofi.
Antichissimo il legame e la devozione dei cittadini grumesi verso la loro Patrona.

Origini del culto di Maria SS. di Monteverde
(notizie tratte dal sito web Maria SS. di Monteverde) realizzato a devozione da Grazia Colasuonno

A partire dalla fine del '400 si diffuse in tutta italia il culto della Madonna della Santa casa di Loreto, cioè della Vergine Lauretana. Anche in Puglia si diffuse questo culto e sicuramente Grumo Appula fu tra le prime a testimoniare la devozione alla Madonna di Loreto. Difatti in una zona fuori le mura chiamata "Monte Verde", proprio perché situata in altura con un fitto bosco verde, a poche miglia dall´antico centro abitato, sorgeva una piccolissima cappella con un antico affresco di Santa Maria de Laure del pittore greco Giubamesca Meyalizio. La cappelletta era collocata alla convergenza di due strade, una per Toritto e l´altra per Altamura.

Era una piccola cappella abbandonata e mal ridotta ma comunque cara ai Grumesi che quando andavano ai campi per lavorare passando di lì rivolgevano una semplice preghiera e chinavano il capo in segno di riverenza.

Un certo Marino Chiappino, barese di nascita ma che per affari si stabilì a Molfetta, nonostante le sue pessime condizioni di salute, volle affrontare un faticoso viaggio fino a Cassano perché aveva sentito dire che la Madonna degli Angeli dispensava grazie. Per ottenere la guarigione egli avrebbe fatto voto di fare qualsiasi cosa, in particolare avrebbe fatto una questua in tutti i paesi vicini per portare un po' di soldi e un po' di prosperità ai frati del convento di Cassano. Sicuramente fu un tormento arrivare fin là e certamente non avrebbe avuto le forze per tornarsene a casa. Ma invece dopo il faticosissimo viaggio arrivò alla Madonna di Cassano e fu accolto per qualche giorno dai frati.

Egli cominciò ai piedi della Vergine le sue fervide invocazioni e all´improvviso, mentre pregava, qualcosa in lui cominciava a cambiare. Era guarito! Così pieno di gioia e commozione, incominciò a girovagare nei dintorni di Cassano per questuare. Giunse anche a Grumo e molti, dopo averlo ascoltato con attenzione, gli offrirono qualche obolo. Si diresse verso Toritto ma il suo viaggio fu interrotto: egli passò dinanzi all´icona Lauratana di Grumo e fu attirato profondamente da questa immagine che non riuscì più a dimenticare.

Si gettò ai suoi piedi e cominciò a pregare. In seguito tornò a Cassano offrendo il ricavato della questua, come di promessa. Ma Marino Chiappino voleva ritornare a quella immagine tanto bella di Grumo. Tornò a Molfetta a casa sua, ma una notte la Madonna, la stessa dell´immagine di Grumo, gli apparve in sogno e gli chiedeva una chiesa bella ed accogliente. Egli, pieno di gioia, tornò a Grumo, convinse il clero e tutti gli abitanti, compreso il feudatario, di erigere un tempio in quella zona che tutti chiamavano "Monte Verde" e cosi fu.

Iniziò i lavori lui personalmente insieme a tanti altri che lo aiutavano il 19 aprile 1652. In questo giorno il clero si riunì in processione e giunse fino alla cappella. In quei giorni si verificarono moltissime guarigioni e molti miracoli da parte di Maria e sicuramente già da allora la dichiararono Patrona del paese. Il culto della Madonna di Monteverde si espandeva sempre più. Nel 1663 l´edificio era pronto. "Ecco Vergine Maria, a te poniamo fondamenta profonde, domini su questo tempio la tua potenza" come fu scritto all´interno. E sull´architrave esterna è scritto: "Entrate nella dimora sacra di Maria di monte verde e della cristianità, ella esaudisce le preghiere di chi supplica".


Ricchissimo il programma dei festeggiamenti messo in atto dal Comitato Feste per questa edizione targata 2013.
Splendidi ed imponenti ricami di luci, i ricami della premiata ditta F.lli Faniuolo da Putignano (Ba), hanno vestito a festa la piazza principale della cittadina e poi l'esibizione del gruppo cittadino di Sbandieratori e Majorettes e i Grandi Concerti Bandistici delle Città di Rutigliano e Palazzo San Gervasio che hanno prestato servizio in cassarmonica rispettivamente nei giorni 09 e 10 giugno sotto l'attento sguardo dei grandi amanti ed intenditori di bande.
Il giorno clou dei festeggiamenti, domenica 09 giugno, è stato caratterizzato dalla consegna delle chiavi della città nelle mani della Patrona e dalla Solenne Processione per le vie principali della cittadina con rientro della Sacra immagine nella Chiesa di Monteverde.
Lunedì 10 giugno, a chiusura dei festeggiamenti, tutti con il naso all'insù per assistere agli immancabili fuochi pirotecnici a cura delle ditte " Pirotecnica Ponte " da Ruvo di Puglia (Ba) e " Bruscella & Pellicani " da Modugno (Ba).




















La consegna delle Chiavi della Città alla Patrona sul sagrato della Chiesa Matrice









































La Chiesa di Maria SS. di Monteverde























Foto e testo di Michele Cutrone
Si ringrazia Grazia Colasuonno per le informazioni sul culto di Maria SS. di Monteverde tratte dal suo sito: http://madonnadimonteverde.altervista.org/

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