Cuore Immacolato di Maria, venerato dell'omonima parrocchia |
Questa particolare devozione, che fa immediatamente seguito (e si ricollega) a quella verso il Cuore Divino di Gesù, ha origini antiche: già nel 1640 a Napoli esisteva la Confraternita del Cuore di Maria e fondatore e promulgatore del culto liturgico fu un certo S. Giovanni Eudes, considerato primo "apostolo" dei Cuori di Gesù e di Maria.
Le più recenti apparizioni della Madonna a Fatima, che continuamente richiamava alla devozione verso il suo Cuore Immacolato, hanno ulteriormente incrementato il culto e la diffusione in tutto il mondo, in modo tale che le feste del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore di Gesù sono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa.
A Molfetta, due chiese curano il culto verso il Cuore Immacolato di Maria: la Cattedrale, dove è venerato un bellissimo simulacro vestito della Madonna che viene annualmente esposto a maggio, in occasione del mese mariano, e portato per le vie del quartiere parrocchiale il 30 maggio, e la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria (nota anche con il nome dell'oratorio annesso San Filippo Neri).
Presso la suddetta parrocchia, ha sede l'associazione
Cuore Immacolato di Maria, venerato presso la Cattedrale |
La festa curata dalla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, è stata preceduta da una solenne Novena iniziata il 30 maggio; sabato 8 giugno, giorno clou dei festeggiamenti, dopo la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Martella, si è svolta la processione con il simulacro ligneo della Vergine per alcune vie parrocchiali, addobbate a festa in onore della protettrice del quartiere.
Qui di seguito, vi proponiamo alcuni scatti dell'esposizione del simulacro in chiesa e della successiva processione.
"Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare.
Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato."
(La Madonna, durante l'apparizione del 13 giugno 1917 a Fatima)
Foto e testo di Maria Cristina Roselli
Sarebbe molto interessante conoscere la storia del simulacro conservato in cattedrale. Sembra abbastanza interessante.Sarebbe bello conoscere un po di storia.
RispondiEliminaAnche noi siamo interessati a conoscere qualcosa in più sul simulacro della Cattedrale; effettivamente non sappiamo nulla, nemmeno l'autore. Per il momento non ci sono fonti da cui prendere notizie (testi o tradizioni orali) però se risulterà qualcosa di interessante, allora saremo felici di condividere le novità con voi.
RispondiEliminaPossibile che in cattedrale non si trovino documenti su tale simulacro? mi sembra anche molto antica. Ma posso anche sbagliare. Dalle foto non si capisce lo stato di conservazione. Salutoni
RispondiEliminal'abito in stoffa è veramente ben fatto. Sarebbe bello sapere se anche questo simulacro ne ha due uno per la festa e l'altro per tutto l'anno come la Madonna del carmine.
RispondiEliminaSi, esistono due abiti: questo in foto è quello della festa mentre in chiesa si presenta con un altro abito che sommariamente è simile a quello della festa, cambiano le decorazioni e il velo bianco.
Eliminagrazie Maria Cristina. Purtroppo bisogna fare uno sforzo enorme per salvaguardare le opere d'arte. Molte sono abbandonate per ignoranza. Sarebbe bello avere il tempo e fare delle ricerche sui più famosi simulacri pugliesi.Tifo per voi ed anche io spero di saperne di più su questa graziosa immagine conservata in cattedrale.
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