Il cresciuto interesse sul fenomeno
dell'associazionismo laicale ha spinto gli studiosi ad una indagine
approfondita del patrimonio artistico, archivistico e etnoantropologico di
proprietà delle Confraternite. A partire dall'ormai storica mostra "Confraternite, arte e devozione in Puglia
dal Quattrocento al Settecento" (Bari, 1994) molti passi in avanti
sono stati compiuti nel campo dell'acquisizione agli studi delle testimonianze
di "arte confraternale". Esse sono testimonianze il cui valore, come
è stato correttamente osservato, più che nel pregio artistico o nella notorietà
dell'artista esecutore risiedeva, piuttosto, nell'«indice di devozionalità
dell'immagine», ossia nella capacità di suscitare nei fedeli sentimenti di
pietà, emozioni, aspettative miracolistiche (Gelao, 1994).
Nel solco di questi studi si
inserisce oggi la mostra dal titolo "I Santi Cosma e Damiano: culto e miracoli. Segni di arte e devozione a
Terlizzi", a cura dell'Associazione culturale "Vetus Passio"
con la collaborazione della Confraternita Mater Gratiae – SS. Medici, allestita in via Piave n.
20 e aperta al pubblico dal 17 al 28 settembre.
Cimeli e simboli della
Confraternita, come
l'antico abito confraternale che prevedeva l'uso del cappuccio e il "paliotto" (cioè l'antico vessillo della congrega),
sono esposti accanto a pregevoli manufatti artistici come gli antichi abiti dei
simulacri dei SS. Medici: abiti a foggia
"turca" (cioè corti fin sopra le caviglie) che si componevano di più
parti tessute in lama in seta decorate con ricchi ricami in filo d'argento
riproducenti motivi floreali.
Accanto a queste espressioni di
committenza confraternale sono esposte anche testimonianze artistiche della devozione popolare: ex
voto, "santini", statuette ecc. nonché fotografie d'epoca che
documentano il culto verso i due Santi taumaturghi.
Tutto il materiale esposto ci accompagna nella (ri)scoperta di un culto
molto sentito e vissuto come quello dei Santi Cosma e Damiano per il quale
mancava, fino ad ora, una serie indagine storico-iconografica nel territorio di
Terlizzi.
La
mostra è stata fortemente voluta dall'Associazione culturale "Vetus
Passio", che non è nuova in questo genere di iniziative vantando una
consolidata esperienza nella realizzazione della mostra sulla Settimana Santa
terlizzese. Essa è composta da: Mimmo Amorosini, Giacomo e Simone Angarano,
Nella Aniello, Francesco De Nicolo, Luciano D'Aniello, Isa Pagano, Francesco
Rubini e Cosimo Damiano Valente.
Testo di Francesco De Nicolo
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