Lo scorso marzo la comunità di Bitonto ha festeggiato il 50° anniversario del trasferimento delle sacre immagini dei Santi Medici Cosma e Damiano dalla chiesa di San Giorgio nel centro antico alla Basilica-Santuario a loro dedicata.
I festeggiamenti sono iniziati il 6 marzo con l'inaugurazione della mostra fotografica sulla basilica.
L'appuntamento più atteso è stato però quello di mercoledì 13 marzo, giorno in cui i simulacri dei due santi taumaturghi sono stati condotti in processione dalla Basilica alla chiesa di San Giorgio, ritornando nella loro prima casa.
Pubblichiamo qui di seguito il reportage fotografico della storica processione.
S. Cosma |
S. Damiano |
Evviva Santo Cosimo e Damiano,
beato quel tesoro che avete in mano.
Si notano ancora le tracce del disegno lasciato dal madonnaro durante la festa della terza domenica di ottobre |
A causa delle cattive condizioni climatiche i simulacri vengono rivestiti con gli impermeabili |
Ingresso nella chiesa di S. Giorgio |
Sempre nell'ambito dei festeggiamenti per l'anniversario, lunedì 18 marzo, presso la chiesa di San Giorgio, è stato presentato il volume "Le edicole votive a Bitonto" curato da Chiara Cannito, Antonio Sicolo e Maria Anna Visotti col contributo della restauratrice Lucia Schiavone, per il Centro Ricerche Storia e Arte Bitontine. Emerge chiaramente, dalla consultazione del volume, la diffusione imperante di edicole votive dedicate ai Santi Medici, accanto quelle dedicate all'Immacolata, patrona della città.
Il 19 marzo, invece, i simulacri dei due santi sono stati portati in pellegrinaggio alla frazione di Palombaio e il giorno seguente a Mariotto. Il giorno 21 hanno fatto rientro nella chiesa di San Giorgio.
Il 22 marzo, Venerdì di Passione, le sacre immagini sono state infine riportare al loro Santuario dove il cardinale Angelo Amato ha celebrato la santa messa.
Non possiamo evitare in questa sede una breve critica alla scelta di far ritornare processionalmente i Santi Medici al Santuario proprio il Venerdì di Passione, giorno dedicato alla Vergine Addolorata. Si è trattata di una scelta altamente discutibile che, ovviamente, ha avuto le sue negative conseguenze. A nostro avviso sarebbe stato più opportuno posticipare di un giorno il ritorno dei santi al santuario oppure, miglior cosa, rimandarne il rientro dopo la Pasqua così da poter meglio solennizzare un evento che, per la sua natura festaiola e giubilare, strideva con il clima penitenziale quaresimale.
Testo e foto di Francesco De Nicolo
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