Lo scorso venerdì 10 novembre 2023, alla presenza del vescovo di Molfetta Mons. Domenico Cornacchia e della consigliera regionale con delega alla Cultura avv. Grazia Di Bari, è stata inaugurata la mostra Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento, allestita negli ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta.
L’iniziativa, che segue l’esposizione temporanea di grande successo Il nuovo teatro del divino con le opere dell’artista contemporaneo Giovanni Gasparro, è organizzata all’ATI Arte in Arte nell’ambito del 320° anniversario della nascita del grande pittore molfettese Corrado Giaquinto, contestualmente alla presentazione del poderoso volume edito da Claudio Grenzi Editore e promosso da Fondazione Museo Diocesano ed Università degli Studi di Padova contenente lo studio analitico della ricca raccolta disegnativa Piepoli-Spadavecchia donata al Museo Diocesano di Molfetta nel 2013 e composta da circa 200 opere.
Curatori della mostra, nonché autori del volume arricchito da un contributo documentario del cav. Corrado Pisani e della Prefazione della dott.ssa Clara Gelao, sono la dott.ssa Cecilia Veronese e il dott. Francesco De Nicolo che hanno selezionato circa 50 opere, tra cui alcuni disegni della raccolta Piepoli-Spadavecchia ed opere giunte in prestito sia dal territorio (Altamura, Andria, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo) che dalla Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis di Palermo e dalla Certosa e Museo Nazionale di San Martino.
Come spiega la dott.ssa Veronese, «il filo conduttore che lega l'eterogeneo nucleo di disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia è rappresentato dal mestiere del pittore. Quest’attività si svolge nella bottega, luogo di creazione e laboratorio sperimentale per l'artista. Mediante il disegno, l'artista si forma, dà forma all'idea e fornisce informazioni sul suo processo compositivo».
Tra le opere esposte vi sono diversi disegni attribuibili molfettese Nicola Porta e al bitontino Nicola Gliri, quest'ultimo attivo in tutta la Terra di Bari durante la seconda metà del Seicento. Tra di essi il ben disegno ad acquerello del Convitto mistico, studio preparatorio della grande tela centinata di medesimo soggetto conservata nella casa di riposo “Giovanni XXIII”
Il dott. Francesco De Nicolo, autore dell’identificazione dei disegni di Gliri, spiega: «la scoperta di opere grafiche sicuramente attribuibili a Nicola Gliri costituisce una consistente novità nella Storia dell’Arte pugliese dal momento che consente la piena rivalutazione di questo maestro che finora era stato eccessivamente appiattito sotto il peso del più noto concittadino Carlo Rosa. I disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia, invece, ci restituiscono un Gliri di grande personalità ed inventiva, che ebbe un ruolo chiave anche nella formazione di altri pittori locali come Saverio Porta di Molfetta e Saverio De Musso di Giovinazzo».
Nella sala immersiva è possibile ammirare l’allestimento virtuale “Giaquinto Experience”, animazione delle 12 tele a tema mitologico di Corrado Giaquinto, in collezione de Luca, a cura di DOT, parte dell’ATI.
La mostra sarà visitabile dal 10 novembre 2023 all’11 febbraio 2024 dal martedì al giovedì dalle 10 alle 13 (scuole e gruppi organizzati), dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Fino al 31 dicembre l’accesso sarà gratuito.
Foto DOT Studio